Tarantino riporta Pulp Fiction a Cannes 20 anni dopo la Palma d’Oro
In questa 67esima edizione del Festival di Cannes 2014, che di certo non si può dire stia brillando per qualità ed estro, ma sta anzi riservando principalmente polemiche e qualche delusione (vedi le prove non esaltanti di Hazanavicius e Godard), i barlumi di luce provengono certamente dagli amarcord ai quali la rassegna ha dedicato molta attenzione, film che ne hanno segnato la storia. Dopo l'omaggio a Mastroianni e Otto e Mezzo nel poster della manifestazione, il cinquantenario di "Matrimonio all'italiana" con Sofia Loren stupenda madrina e gli altrettanti cinquanta trascorsi dall'uscita di "Per un pugno di dollari", oggi sarà il giorno di un altro film che ha segnato inesorabilmente la Croisette: a due decadi dalla Palma d'oro del 1994 tornano sul red carpet Quentin Tarantino e i protagonisti di Pulp Fiction.
L'estro che valse un Oscar nel 1995
La potenza evocativa ed aforistica di quell'opera di Quentin Tarantino, non la prima ma certamente la più significativa, generò evidentemente uno smottamento considerevole nel contesto cinematografico del tempo, creando un filone nel quale il regista ha affondato a pieno le sue mani, al punto da esasperarlo, anche nei suoi film successivi, con più o meno fortuna. Ad essere indubbie, oltre alla maestrale regia, furono la capacità d'inventiva e di scrittura dei dialoghi, che permise a Tarantino ed Avary di aggiudicarsi anche l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale; oltre all'estro di Tarantino nel saper tirare fuori il meglio da quel cast di attori supremo (a guardarlo oggi), ma che forse nel 1994 non suscitava lo stesso entusiasmo.
Sul red carpet con Uma Thurman e John Travolta
Sul red carpet di Cannes 2014 ci saranno Uma Thurman e John Travolta, che a Pulp Fiction deve, di fatto, i ringraziamenti per l'effetto rivitalizzante sulla sua carriera artistica allora in fase calante, dopo i fasti di Grease. La parte per il tutto si direbbe, visto che restano indimenticabili le interpretazioni di Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Tim Roth e harvey Keitel. Arricchito da una sconfinata, e soprattutto variegata, serie di citazioni, è un film bello in quanto tale, senza che a questa bellezza debba già contribuire l'effetto retrò. Quanto va sottolineato di Pulp Fiction è la credibile contemporaneità conservata nonostante i due decenni passati: non una ruga, ancora tanto sangue.