Torna Aladdin, Disney prepara due film con attori in carne e ossa
La Disney sembra non essersi ancora stancata di attingere alla sua illustre storia cinematografica per sfornare remake e reboot dei suoi grande classici. Il destino degli indimenticabili capolavori d'animazione prodotti dalla casa di zio Walt sembra essere inesorabilmente quello dell'autorifacimento con attori in carne e ossa. Prima è toccato a ad "Alice nel Paese delle Meraviglie" con il sequel "Alice in Wonderland" diretto da Tim Burton; poi a "La bella addormentata nel bosco", riletto dal punto di vista della strega cattiva nel controverso "Maleficent"; quindi a "Cenerentola", rifatto in modo a dir poco imbarazzante da Kenneth Branagh. Infine, sono stati annunciate nuove versioni in live action di "Dumbo" (ancora con la regia di Burton) e "Pinocchio", con il massimo sconcerto dei fan. Adesso tocca, ahinoi, anche ad "Aladdin". Dallo spassosissimo cult del 1992 tratto dalle favole delle Mille e una Notte dovrebbe essere tratto un prequel intitolato "Genies", stando a quanto annunciato da "Hollywood Reporter". Scritto da Damian Shannon e Mark Swif (autori di un film che con il cinema per famiglie c'entra ben poco, quale l'horror "Freddie vs Jason") sarebbe incentrato sulle avventure del Genio prima dell'incontro con Aladdin e di diventare schiavo della lampada.
Ancora una volta, il rischio di un passo falso è molto forte. Davvero è possibile replicare i fasti di quella pellicola che concentrava buona parte del suo valore proprio nel personaggio del simpatico Genio blu? Straordinaria creatura comico in grado di generare un irresistibile caleidoscopio di citazioni e parodie, in originale era doppiato dal grande Robin Williams, che purtroppo è tragicamente scomparso prima di poter tornare eventualmente a prestargli voce in nuovi film (nella versione italiana, il doppiatore era Gigi Proietti). Sempre secondo l'Hollywood Reporter, inoltre, il prequel non sarebbe altro che un antipasto in vista di un vero e proprio remake dello stesso "Aladdin". Un progetto ancora allo stato embrionale e che tuttavia lascia, per il momento, inevitabilmente scettici.