Torna l’obbligo dei film in sala prima dello streaming, Franceschini firma il decreto finestre
Con la riapertura delle sale cinematografiche, il ministro della Cultura Dario Franceschini ha firmato il nuovo ‘decreto finestre‘, che ripristina ufficialmente l'obbligo di uscita in sala per i film che ricevono contributi dallo Stato. Viene così ribadita la tutela per gli esercenti, particolarmente colpiti nell'ultimo anno a causa delle chiusure che hanno imposto un durissimo colpo al settore. Secondo le nuove disposizioni, come riporta la nota del Ministero della cultura, "i film potranno approdare sulle piattaforme streaming e in televisione dopo trenta giorni dalla prima proiezione al cinema". Queste le parole di Franceschini:
In questa fase di ripartenza delle attività è fondamentale sostenere le sale cinematografiche e allo stesso tempo riequilibrare le regole per evitare che il cinema italiano sia penalizzato rispetto a quello internazionale.
Cosa dice il ‘decreto finestre'
Entrando maggiormente nello specifico, secondo il decreto, sino al 31 dicembre 2021 i film potranno essere distribuiti in piattaforma dopo 30 giorni dall'uscita in sala (ovviamente salvo nuove eventuali chiusure che richiederebbero un ripensamento delle regole). La norma mantiene al tempo stesso gli accordi che gli operatori hanno siglato con le piattaforme prima del 2 maggio 2021 ossia nel periodo la chiusura delle sale ha sospeso temporaneamente l'obbligo di uscita in sala come precondizione per la distribuzione in piattaforma.
Sale riaperte, le prime uscite
La riapertura delle sale dal 26 aprile sta portando una lunga lista di titoli che nei mesi sono rimasti bloccati, anche se al momento alcuni film restano sia su piattaforma che al cinema (prendiamo il caso di Bad Luck Banging or Loony Porn, il film vincitore dell'Orso d'oro a Berlino che è in sala e su MioCinema, o di Nomadland, sia in sala che su Disney+). Mancano ancora i grandi blockbuster, ma l'offerta è a dir poco imperdibile. Tra i titoli assolutamente da non lasciarsi sfuggire, vi consigliamo almeno il già citato vincitore dell'Oscar Nomadland, il candidato Minari (premio alla miglior non protagonista Yuh Jung Youn) e il capolavoro di Wong Kar-Wai In the Mood for Love, restaurato in 4k. Ma non mancano i titoli italiani: sono in circolazione I predatori di Pietro Castellitto e l'intenso Lei mi parla ancora di Pupi Avati, con uno straordinario Renato Pozzetto.