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Total Recall – Atto “forzato” e riuscito a metà

Il remake del film del 1990 non ha fatto faville nelle sale statunitensi e da stasera si appresta alla scalata della Top 10 italiana. Noi l’abbiamo appena visto e vi diciamo cosa ne pensiamo.
A cura di Ciro Brandi
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Total Recall - Atto di forza

Dopo il reboot di “The Amazing Spider-Man”, il remake di “Total Recall – Atto di forza” è stata una delle rivisitazioni più attese di questa stagione cinematografica, anche se in USA l'accoglienza in piena estate è stata freddina. Noi di Fanpage l’abbiamo appena visto, e possiamo subito dirvi che la struttura narrativa del film del 1990, con Arnold Schwarzenegger e Sharon Stone, è stata alquanto rispettata, anche se cambiano molti dettagli, personaggi e, soprattutto, l’ambientazione. Sicuramente ricorderete che il primo “Atto di forza” era ambientato su Marte, mentre il remake diretto da Len Wiseman riporta tutta l’azione sulla Terra, un pianeta quasi deserto, dove una sorta di “passaggio” ultratecnologico, che passa al centro del globo, fa da collegamento alle due uniche zone con una maggiore concentrazione di popolazione: la federazione britannica e la sua colonia australiana. Molti lettori saranno d’accordo con noi nel constatare che la scena iniziale del sogno poteva essere assolutamente evitata, o quantomeno, resa meno “esplicativa”. In pochi minuti, il regista (e soprattutto lo sciagurato sceneggiatore) ci dice più del dovuto riguardo il passato del protagonista… una mossa decisamente azzardata e senza senso.

Total Recall

Come dicevamo, manca tutta la ricostruzione e la curiosità incentrata proprio sul Pianeta Rosso e i suoi strani abitanti/mutanti. Tutto diventa più serio, più dark, più patinato, e l’ironia che permeava il film del ’90 è completamente sparita. L’intento del regista è quello di stupirci con rocambolesche, confuse, snervanti e lunghe scene d’azione, inseguimenti (bellissimo quello iniziale), scontri corpo a corpo, che rendono il film avvincente, visivamente impeccabile, con effetti speciali veramente ben realizzati. Il regime totalitario della Colonia rende omaggio a grandi capolavori letterari, tra cui “1984” di George Orwell, e la trilogia di "Matrix", ma rappresenta anche una metafora, nemmeno tanto velata, del pericoloso percorso senza via d’uscita che potrebbe imboccare la società contemporanea, manipolata e controllata continuamente, dilaniata dalle guerre e confusa dalla propaganda.

Jessica Biel

Colin Farrell nei panni di Douglas “Doug” Quaid/Carl Hauser è abbastanza convincente, anche se, man mano che il film va avanti, una tremenda villain, Kate Beckinsale/Lori Quaid, diventa la protagonista assoluta (sarà perché è la moglie del regista?), rubando la scena sia al bell’attore irlandese che alla sua antagonista Jessica Biel/Melina. Insomma, gli amanti dei film action-fantasy lo apprezzeranno, con tutti i suoi difetti, ma a nostro avviso, questo remake è riuscito a metà, un prodotto gradevole e ben confezionato, ma che non resterà di certo nella storia del cinema.

Voto: 6-

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