Valeria Golino: 50 anni di fascino, premi e successi internazionali
E’ una delle nostre dive più amate e note all’estero; ha vinto decine e decine di premi in tutti i maggior festival cinematografici italiani e internazionali e, qualche settimana fa, ha portato a casa la sua seconda Coppa Volpi al Festival di Venezia. Valeria Golino, il 22 ottobre, compie 50 anni ma il fascino mediterraneo, il carisma, il talento e la spontaneità sono sempre quelle dei 18, cioè di quando muoveva i primi passi nel mondo del cinema. Una vita intera dedicata alla settima arte, che l’ha portata a girare circa 70 film in 32 anni di carriera ininterrotta.
L’incontro con Lina Wertmüller e la prima Coppa Volpi
La Golino è nata a Napoli il 22 ottobre del 1965 da un germanista italiano e una pittrice greca. Dopo la loro separazione, l’attrice ha iniziato a dividersi tra Napoli e Atene, anche perchè aveva iniziato a lavorare come fotomodella già dall’età di 15 anni. Per maggiore comodità, decide di stabilirsi per un periodo a Roma, dove ha la possibilità di conoscere registi e attori, inclusa Lina Wertmuller, che nota sin da subito la sua bellezza, proponendole di fare un provino per un suo film. Il primo ruolo sul grande schermo è quello di Adalgisa, la figlia di Ugo Tognazzi, in “Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada”(1983) proprio della Wertmuller. Successivamente, gira “Blind Date”(1984) di Nico Matorakis e “Sotto… sotto… strapazzato da anomala passione”(1984), sempre della Wertmuller. Nel 1985 gira “Piccoli fuochi” di Peter Del Monte e, l’anno dopo, fa sua la Coppa Volpi con “Storia d’amore”, di Citto Maselli, grazie al ruolo di Bruna Assecondati. Dal 1985 al 1987, si lega sentimentalmente proprio a Del Monte.
“Hot Shots!” e le esperienze ad Hollywood
Nel 1987, gira “L’ultima estate a Tangeri” con il regista algerino Alexandre Arcady e l’anno dopo vola ad Hollywood. Lì gira “Rain Man – L’uomo della pioggia”(1988) per la regia di Barry Levinson, nel ruolo di Susanna, la fidanzata di Tom Cruise. In America gira anche “Big Top Pee-Wee – La mia vita picchiatella”(1988) diretto da Randal Kleiser, “L’anno del terrore”(1991) diretto da John Frankenheimer e “Lupo solitario”(1991) per la regia di Sean Penn. Purtroppo, nel 1990 Julia Roberts le “ruba” la parte di Vivien nel cult “Pretty Woman”. Dal 1988 al 1992, l’attrice ha avuto una relazione con l’attore Benicio Del Toro. Nel 1991 entra nella pazza squadra di “Hot Shots!”, di Jim Abrahms, accanto a Charlie Sheen, conquistando il botteghino mondiale e fancendosi conoscere al grande pubblico internazionale. Nel 1992 è sul set di “Puerto Escondido” di Gabriele Salvatores e de “I protagonisti” di Roberta Altman , accanto a Tim Robbins e Julia Roberts. Nel 1993 è la volta del folle “Hot Shots! 2”, seguito da “L’amata immortale”(1994) di Bernard Rose, “Via da Las Vegas”(1995) di Mike Figgis, “Four Rooms”(1995) per la regia di Tarantino, Robert Rodriguez, Allison Anders e Alexandre Rockwell, “Fuga da Los Angeles”(1996) di John Carpenter, “Le acrobate”(1999) di Silvio Soldini, “L’albero delle pere”(1998) do Francesca Archibugi e “Harem Suare”(1999) di Ferzan Ozpetek. Dal 1992 al 2001, la Golino ha avuto una relaziopne con Fabrizio Bentivoglio.
I grandi film degli anni Duemila e l'esordio alla regia
Gli anni Duemila si aprono col film “Controvento” di Stefano Vicario, seguito da “Hotel”(2001) di Mike Figgis, “Respiro”(2002) per Emanuele Crialese, lo splendido “Frida”(2002) di Julie Taymor e “Texas”(2005) diretto da Fausto Paravidino , dove conosce il suo attuale compagno Riccardo Scamarcio, di 14 anni più giovane di lei. Nel 2006 vince il David di Donatello per il film “La guerra di Mario”(2005) diretto da Antonio Capuano, seguito da “La ragazza del lago”(2007) di Andrea Molaioli, “Lascia perdere, Johnny!”(2007) di Fabrizio Bentivoglio, “Caos calmo”(2008) per la regia di Antonello Grimaldi, “Cash – Fate il vostro gioco”(2008) di Eric Besnard, “L’uomo nero”(2009) diretto da Sergio Rubini e lo splendido “La kryptonite nella borsa”(2011) di Ivan Cotroneo. Nel 2013 debutta alla regia con “Miele”, con Jasmine Trinca, incentrato sul tema dell'eutanasia. Il film, in concorso al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard, ottiene una Menzione speciale della Giuria Ecumenica e vince il Nastro d'argento al Miglior regista esordiente, il Globo d'oro e Ciak D’Oro alla Miglior opera prima. Nello stesso anno gira anche il drammatico "Come il vento", di Marco Simon Puccioni, incentrato sulla vita di Armida Miserere, una delle prime donne direttrici di carcere, interpretata dalla Golino.
“Per amor vostro” e la seconda Coppa Volpi
Nel 2014, la Golino vince il David di Donatello come Migliore attrice non protagonista per “Il capitale umano” di Paolo Virzì e nello stesso anno recita ne “Il ragazzo invisibile”, di Gabriele Salvatores. All’inizio del 2015, l’abbiamo vista ne “Il nome del figlio” di Francesca Archibugi mentre, grazie al ruolo di Anna Ruotolo in “Per amor vostro” di Giuseppe M. Gaudino , vince per la seconda volta la Coppa Volpi alla 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Il 16 dicembre 2015, uscirà nelle sale francesi la commedia “The Very Private Life of Mister Sim”, diretta da Michel Leclerc.