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Caso abusi e molestie Harvey Weinstein

Vittorio Sgarbi: “Morgan mi ha detto che Asia Argento era contenta della corte di Weinstein”

Il critico d’arte riporta alcune dichiarazioni che gli avrebbe riferito Morgan sulla ex compagna, le quali ribalterebbero la versione della Argento sulle violenze subite da Weinstein: “Asia parlava bene di lui, non capisce perché l’abbia denunciato ora”.
A cura di Valeria Morini
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Dichiarazione choc di Vittorio Sgarbi, che commenta le accuse di stupro da parte di Asia Argento ad Harvey Weinstein. Il critico d'arte sostiene da aver saputo da Morgan, ex compagno dell'attrice e padre di sua figlia Anna Lou, una versione molto diversa: "Morgan mi ha detto che Asia Argento ha avuto a lungo rapporti con Weinstein e non gli sembra si sia mai lamentata. Anzi, oggi lui fatica a credere che Asia l'abbia denunciato ora. E che non l'abbia fatto a suo tempo".

Sgarbi e le parole che gli avrebbe detto Morgan

"Asia Argento qualche volta addirittura si rifiutava di incontrarlo e lo mandava via come un cane bastonato", continua Sgarbi nella dichiarazione rilasciata a Il Giornale. Precisiamo che a parlare è soltanto lui, mentre Morgan ad ora non ha confermato né smentito di avergli confidato tali parole. Eppure, continua Sgarbi, Marco Castoldi gli avrebbe descritto un'Asia Argento "contentissima quando Weinstein prendeva l'aereo privato e arrivava a Roma per incontrarla. Dopo l'atterraggio, prendeva un elicottero e la raggiungeva. Spesso portava anche dei fiori come un vero innamorato in pieno corteggiamento. E talvolta lei non si faceva trovare, mortificandone le dimostrazioni amorose". Insomma, questa versione contrasta decisamente con quella fornita dalla Argento, in cui ha descritto Weinstein come un vero e proprio mostro, che lei era costretta a frequentare per lavoro nonostante il trauma subito al loro incontro nel 97, quando lui l'avrebbe costretta a un rapporto orale (ricordiamo che Asia è stata legata a Morgan negli anni subito successivi, dal 2000 al 2007). Continua Sgarbi:

Morgan mi ha ricordato che Asia gli ha sempre riferito cose positive sia per la personalità sia per le qualità professionali di Weinstein sia per le sue manifestazioni amorose, che lei mostrava di apprezzare e di aver ricevuto molto di più di quanto avesse chiesto, lavorando con piena soddisfazione e gratitudine per lui. Non avendo mai pensato che lei avesse intenzione di denunciare. Morgan si chiede perché lo abbia fatto oggi, forse non avendo più avuto quello che prima le era stato utile.

Sgarbi però definisce Weinstein "un maiale"

Il critico d'arte non è però intenzionato a difendere in alcun modo Weinstein ed è anzi al contempo disposto a credere alle parole della Argento, data anche la sua personale frequentazione del produttore americano. Sgarbi ha infatti avuto modo di incontrarlo spesso alla Mostra del Cinema di Venezia, ai tempi in cui era sottosegretario ai Beni culturali e Soprintendente alle Belle Arti. L'impressione ricevuta fu tutt'altro che positiva: "Ci ho anche litigato perché mi sono trovato di fronte una persona molto arrogante che non ho nessuna voglia di difendere. Mi è sempre sembrato un maiale".

Le accuse di Asia Argento a Weinstein

Eppure, la Argento continua a sostenere come tra lei e Weinstein non ci sia mai stata una relazione amorosa, ma piuttosto un rapporto malato che per lei era un vero e proprio incubo. A la Stampa, l'attrice ha dichiarato di essere stata aggredita una seconda volta dopo lo stupro del 1997 e lo ha definito un orco:

Io mi sono opposta dieci, cento, mille volte a Harvey Weinstein. Mi ha mangiata. Un orco in mezzo alle gambe è un trauma. Io ero una ragazzina. Questa è una cosa che ricordo ancora oggi. Una visione che mi perseguita. Non c'è bisogno di legare le donne, come dice qualcuno, perché ci sia violenza. La violenza che io ho subito risale al 1997. In Italia, solo un anno prima lo stupro era diventato crimine contro la persona e non solo contro la morale. Pensi se avessi parlato allora. Come avrei potuto? E poi sì, era per la mia carriera. Un tempo io ci tenevo tantissimo alla mia carriera. Ero giovane e anche io avevo i miei sogni. Non volevo niente da Weinstein, ma non volevo nemmeno che mi distruggesse.

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