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Auguri a Toni Servillo, “Il Divo” de “La grande bellezza” festeggia 60 anni

È uno degli attori italiani più amati e premiati del nostro cinema e il 25 gennaio compie 60 anni. Toni Servillo, feticcio di Mario Martone e Paolo Sorrentino, ha al suo attivo 30 film, tra cui spiccano “Le conseguenze dell’amore”, “La ragazza del lago”, “Il Divo” e, naturalmente, “La grande bellezza”, premiato con L’Oscar al Miglior film straniero. Dopo decine di premi in bacheca, il grande artista non dorme di certo sugli allori e, infatti, ha altri due progetti in cantiere per la felicità dei suoi fan.
A cura di Ciro Brandi
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E’ da sempre uno degli attori più amati e premiati del nostro cinema e  anche del teatro. Attore feticcio di Mario Martone e Paolo Sorrentino, ha saputo imporsi con pellicole straordinarie come “Morte di un matematico napoletano”, “I vesuviani”, “Le conseguenze dell’amore”, “La ragazza del lago”, “Il Divo” e, soprattutto, con “La grande bellezza”, premiato con L’Oscar al Miglior film straniero. Toni Servillo compie 60 anni il 25 gennaio e ha al suo attivo 30 film e decine di spettacoli teatrali, sua grandissima passione sin da piccolo. A breve lo vedremo in “Qui rido io” del suo amico Martone e in “5 è il numero perfetto”, di Igort.

Il Teatro Studio e il Falso Movimento

L’attore è nato ad Afragola e ha un fratello, Peppe Servillo, leader della Piccola Orchestra Avion Travel. Fin da giovanissimo si appassiona al teatro e inizia a recitare nell’oratorio salesiano di Caserta. Con Matteo De Simone, Sandro Leggiadro, Riccardo Ragozzino, Eugenio Tescione e Nando Taccogna fonderà il Teatro Studio sempre nella stessa cittadina, e con la compagnia girò l’Italia e l’Europa fino al 1984. Nel 1986, invece, Servillo si avvicina al gruppo Falso Movimento e al regista Mario Martone, col quale fonderà Teatri Uniti.

L’inizio del sodalizio con Martone e Sorrentino

Martone lo farà debuttare al cinema con “Morte di un matematico napoletano”, che portò a casa il Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia. Seguiranno “Rasoi”(1993), “I vesuviani”(1997) e “Teatro di guerra”, tutti diretti ancora da Martone. Il sodalizio con Sorrentino, invece, inizia con “L’uomo in più”(2001), in cui interpreta il ruolo del cantante Tony Pisapia che gli vale una nomination ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento. Dopo il dramma “Luna Rossa”, per la regia di Antonio Capuano, Sorrentino lo dirige ancora nel bellissimo “Le conseguenze dell’amore”(2004). Grazie al ruolo di Titta Di Girolamo ottiene il David di Donatello e il Nastro d’argento al Miglior attore protagonista.

“La ragazza del lago” e “Gomorra”

Nel 2007, Andrea Molaioli lo vuole nel noir “La ragazza del lago”, ispirato al romanzo “Lo sguardo di uno sconosciuto” della scrittrice norvegese Karin Fossum. La pellicola vince 10 David di Donatello, 3 Nastri d’argento, 2 Globi d’oro e 3 Ciak d’oro. Servillo metterà in bacheca il Premio Pasinetti ricevuto al Festival di Venezia, 1 David e 1 Nastro. Nello stesso anno gira “Lascia perdere, Johnny!”(2007), per la regia di Fabrizio Bentivoglio, invece nel 2008 è Franco, un imprenditore che lavora nel settore dello smaltimento dei rifiuti tossici in “Gomorra”, di Matteo Garrone, portando a casa un’altra valanga di premi tra cui lo European Film Award come Miglior attore protagonista, il David e  il Globo d’oro.

“Il Divo” e “Una vita tranquilla”

Sempre nel 2008, Servillo è nei panni di Giulio Andreotti nel fenomenale “Il Divo”, del suo amico Paolo Sorrentino. La pellicola si aggiudica il Premio della Giuria al Festival di Cannes e decine di altri premi e nomination, tra cui una agli Oscar al Miglior trucco. Dal canto suo, l’attore vince il David di Donatello, il Nastro d’argento, il Ciak d’oro e lo European Film Award come Miglior attore protagonista. L’ennesimo trionfo. In seguito, girerà altri film straordinari come “Gorbaciof”(2010), di Stefano Incerti; “Noi credevamo”(2010), di Martone; “Una vita tranquilla”(2010), diretto da Claudio Cupellini, “Il gioiellino”(2011), per la regia di Andrea Molaioli e l’emozionante “E’ stato il figlio”(2012), di Daniele Ciprì.

Il trionfo de “La grande bellezza”

Marco Bellocchio lo assolda per il suo meraviglioso “Bella addormentata”(2012), dove Servillo è nei panni del senatore del Popolo delle Libertà Uliano Beffardi. Per questo ruolo porterà a casa il Nastro d’argento Speciale, stesso premio che riceverà l’anno successivo per la doppia parte di Enrico Oliveri/Giovanni Ernani in “Viva la libertà”, di Robertò Andò. Il 2013 sarà, però, ricordato come l’anno del suo exploit mondiale grazie a “La grande bellezza”, di Paolo Sorrentino, pellicola vincitrice di tutto quello che si può vincere in ambito cinematografico e del Premio Oscar al Miglior film straniero. Il ruolo di Jep Gambardella fa vincere a Servillo il David di Donatello, il Nastro d’argento Speciale, il Ciak d’oro e lo European Film Award al Miglior attore.

Gli ultimi film e i progetti futuri

Negli ultimi anni, lo abbiamo visto ne “Le confessioni”(2016), di Roberto Andò; “Lasciati andare”(2017), diretto da Francesco Amato; “La ragazza nella nebbia”(2017), il film di Donato Carrisi, tratto dal suo omonimo romanzo, che regalerà a Servillo l’ennesimo Globo d’oro e “Loro”(2018), di Sorrentino, in cui veste i panni di Silvio Berlusconi/Ennio Doris. In canrtiere, l’attore ha “Qui rido io”, nuova pellicola di  Mario Martone incentrata sulla figura del celebre Eduardo Scarpetta e “5 è il numero perfetto”, diretto da Igort, con Carlo Buccirosso e Valeria Golino.

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