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CineMust: i film da non perdere in uscita il 25 febbraio

Questo weekend, nelle sale italiane, ci saranno l’attesissimo “Lo chiamavano Jeeg Robot”, di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria; il film d’animazione “esistenzialista” “Anomalisa”, candidato all’Oscar 2016, il fantasy “Gods of Egypt”, con Gerard Butler e il thriller drama “Good Kill”, con Ethan Hawke. Sul fronte commedia, è imperdibile l’esordio alla regia di Fabio De Luigi, con “Tiramisù”.
A cura di Ciro Brandi
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Lo chiamavano Jeeg Robot”: Enzo Ceccotti, un pregiudicato di borgata, entra in contatto con una sostanza radioattiva. A causa di un incidente scopre di avere una forza sovraumana. Ombroso, introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente. Tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l’eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d’Acciaio.

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Anomalisa”: Michael Stone è marito, padre e apprezzato autore del libro "How May I Help You Help Them?" (“Come posso aiutarvi ad aiutarli?”). E’, però, anche un uomo paralizzato dall’ordinarietà della sua vita. In occasione di un viaggio d’affari a Cincinnati, pernotta al Fregoli Hotel. Lì scoprirà, con sua grande meraviglia, una possibile via di uscita dalla sua disperazione, nei panni di una rappresentante di una ditta di dolci di Akron di nome Lisa, una donna senza grandi pretese, che potrebbe essere o meno il grande amore della sua vita.

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Gods of Egypt”: La sopravvivenza del genere umano è estremamente in bilico, ma un eroe intraprende un emozionante viaggio per salvare il mondo e il suo vero amore. Set, il dio spietato delle tenebre, ha usurpato il trono dell'Egitto, facendo precipitare l'impero, una volta pacifico e prospero, nel caos e nei conflitti. Con solo una manciata di ribelli eroici, contrapposti allo spietato dominio di Set, Bek, un mortale audace e provocatorio, si assicura l'aiuto del potente dio Horus in un’improbabile alleanza contro il signore del male. Con una battaglia mozzafiato contro Set e i suoi scagnozzi – che li impegnerà fino all'aldilà e attraverso i cieli – dio e mortale dovranno superare prove di coraggio e di sacrificio per sperare di prevalere nello spettacolare scontro finale.

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Tiramisù”: Antonio Moscati è sposato con Aurora, una donna dolce ma tutta d’un pezzo. Nella loro vita gravitano spesso il cognato di Antonio, il cinico Franco, 30enne divorziato con una figlia di sette anni, e Marco, depresso perché la sua enoteca è sempre vuota a causa del suo atteggiamento disfattista. Antonio fa il rappresentante di prodotti farmaceutici e gira, con poco successo, gli studi dei medici della mutua, cercando ogni giorno di vendere le sue garze e le sue bende. Alla sua frustrazione quotidiana, si è aggiunto anche il timore che sua moglie Aurora possa stancarsi presto di lui e del suo non essere un vincente. Un giorno, l’uomo dimentica in uno studio medico un tiramisù fatto da Aurora e che lui avrebbe dovuto portare alla Caritas. Un medico lo assaggia, e la vita di Antonio cambia. Antonio, tra mille imprevisti e situazioni comiche, diventerà senza quasi accorgersene, una persona diversa e disposta quasi a tutto per conquistare e mantenere il suo nuovo status quo. A riportarlo coi piedi per terra, ci penserà proprio Aurora.

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Good Kill”: Il Maggiore Tommy Egan è un pilota di caccia con una lunga esperienza sul campo in Afghanistan e in Iraq. Le sue giornate sono caratterizzate dalla precisione, dall’attenzione, ma anche dalla paura e adrenalina. Ad un certo punto, però, si trova costretto a rivoluzionare le sue abitudini. Dagli aerei e dai cieli oltreoceano, Egan si troverà a lavorare a pochi km di distanza dalla sua casa e dalla sua famiglia a Las Vegas, in un cubicolo comodo e accogliente, a pilotare aeromobili a pilotaggio remoto, più comunemente noti come droni. Good Kill, espressione nota tra i militari americani, rappresenta a tutto tondo il tormento dell’uomo causato da uno strumento che lo aliena dalla realtà, che procura in lui dilemmi di tipo etico e morale, che uccide a distanza, freddamente e senza nessun tipo di percezione.

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