David di Donatello 2021: il miglior film è Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti con Elio Germano
La 66esima edizione dei David di Donatello, in presenza dopo la cerimonia dello scorso anno, durante la quale Carlo Conti fu costretto ad annunciare la vittoria nelle consuete categorie da remoto, ha visto trionfare "Volevo Nascondermi" come miglior film, diretto da Giorgio Diritti, con protagonista Elio Germano che, infatti, ha vinto il David come miglior attore protagonista. A contendersi il premio vi erano altri titoli che hanno segnato il settore del cinema italiano in quest'ultimo anno e che sono stati premiati anche in altre rassegne cinematografiche, prima di arrivare nelle sale italiane e in alcuni casi in streaming.
Il discorso del regista Giorgio Diritti
Le candidature annunciate le scorso 26 marzo vedevano in lizza per il miglior film "Hammamet" di Gianni Amelio, "Volevo nascondermi" di Giorgio Diritti che aveva già conquistato il Nastro dell'anno, stesso riconoscimento assegnato quest'anno ad uno dei film candidati ai David, ovvero "Miss Marx" di Susanna Nicchiarelli, lo scorso anno invece Favolacce vincitore del Nastro per il miglior film, a concludere la cinquina c'è la rappresentazione cinematografica del dramma di Emma Dante, "Le sorelle Macaluso" che la vede per la seconda volta dietro la macchina da presa, presentato alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia. Questa il ringraziamento del regista Giorgio Diritti per il riconoscimento ottenuto dal film :
Viva il cinema innanzitutto, un applauso anche i giovani registi che erano candidati con me e fanno ben sperare nel cinema. Sono molto contento di questo film, un pensierino speciale viene da farlo agli artisti che magari fanno fatica a riuscire, magari anche a quegli uomini che fanno fatica a riuscire, a quelli che disegnano per strada per pochi spicci, quello era Ligabue, ricordiamoci della preziosità straordinaria di ogni uomo, del valore di ogni uomo, a tutti voi al cinema ai miei produttori un abbraccio a tutto. Grazie di cuore.
La trama di Volevo Nascondermi
Toni, figlio di un’emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine e alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è l’occasione per riavvicinarsi alla pittura e l’inizio di un riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la sua identità e per farsi riconoscere e amare dal mondo. “El Tudesc,” come lo chiama la gente è un uomo solo, rachitico, deriso, ma diventa il pittore immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla e giaguari, stando sulla sponda del Po. Sopraffatto da un regime che vuole nascondere i diversi, viene richiuso in manicomio. Anche lì dipinge, soprattutto se stesso. L’uscita dall’Ospedale psichiatrico è il punto di svolta per un riscatto personale e la fama gli consentirà di ostentare un raggiunto benessere e aprire il suo sguardo alla vita e ai sentimenti che aveva sempre represso.