I 50 anni di Will Smith nei suoi 10 migliori film
Il ruolo di Willy nella serie cult “Willy, il principe di Bel-Air”, negli anni ’90 lo ha reso una star planetaria e da allora non si è più fermato. Will Smith compie 50 anni il 25 settembre e probabilmente neanche lui si aspettava di diventare uno degli attori più amati di Hollywood con 29 film in curriculum, 4 nomination ai Golden Globe e due agli Oscar per i film “Alì” e “La ricerca della felicità”. Alla carriera di attore ha saputo associare anche quella di cantante (vincendo 4 Grammy) e di produttore, girando altre pellicole di enorme successo al box office come “Bad Boys”, “Independence Day”, “Men In Black” e “Io, Robot”. In cantiere per il 2019 e 2020 ha già tantissimi altri progetti, tra cui il live-action “Aladdin”, di Guy Ritchie, dove vestirà i panni del Genio; “Bad Boys for Life” e “Suicide Squad 2”. In occasione del suo 50esimo compleanno, però, ecco 10 suoi film che vale la pena di (ri)vedere.
“Bad Boys”(1995), di Michael Bay
“Bad Boys” è il primo successo al botteghino dell’attore che, nel film, fa coppia con Martin Lawrence. I due sono nei panni di Mike Lowrey (Smith) e Marcus Burnett, due poliziotti di Miami della sezione narcotici. La coppia dovrà recuperare una partita da 100 milioni di dollari e gli unici ganci che sembrano avere per risalire allo spacciatore sono due prostitute. Adrenalinico alla Bay, pieno di ritmo, azione e battute al fulmicotone, è il classico action-movie che negli anni ’90 andava alla grande e che ha fatto da trampolino di lancio a Smith verso la Hollywood che conta.
“Independence Day”(1996), di Roland Emmerich
“Independence Day”, diretto dal re Mida dei disaster movie, Roland Emmerich è, ancora oggi, una fonte inesauribile d’ispirazione per tutti i film dello stesso genere. Il regista racconta l’invasione aliena messa in atto da enormi navicelle spaziali che raderanno al suolo i più grandi monumenti statunitensi e delle più importanti città del mondo. A combatterli, ci penseranno il Presidente americano (Bill Pullman) in persona, uno scienziato ambientalista (Jeff Goldblum) e e un coraggioso pilota di caccia F-18 (Will Smith). La pellicola riuscì a portare a casa più di 817 milioni di dollari e 1 Oscar ai Migliori effetti speciali. Un successo non ripetuto dal sequel “Independence Day – Rigenerazione”(2016), sempre diretto da Emmerich, ma senza Smith. Il box office ha risposto con 389 milioni di dollari ma con critiche fortemente negative.
“Men In Black”(1997), di Barry Sonnenfeld
Nella commedia fantasy di Sonnenfeld, ispirata alla serie a fumetti di Lowell Cunningham, Smith fa coppia con Tommy Lee Jones. I due sono nei panni di K. e J. (Smith), due agenti al servizio di un'agenzia governativa non ufficiale che si occupa di tutto ciò che riguarda l'immigrazione clandestina degli alieni sulla Terra. Gli extraterrestri, infatti, vivono già sulla Terra, nascondendosi sotto mentite spoglie e grazie alla dottoressa Laurel Weaver si scoprirà che c’è addirittura un traffico nascosto di alieni che va assolutamente fermato. Il botteghino fu conquistato in pochissimo tempo e, con i due sequel “Men in Black II” (2002) e “Men in Black 3” (2012), si tratta di uno dei franchise fantasy con i maggiori incassi di sempre.
“Alì”(2001), di Michael Mann
Michael Mann volle fortemente Will Smith per il ruolo di Muhammad Ali. La pellicola, infatti, narra – con una cura quasi maniacale per i dettagli storici e personali – ben dieci anni della vita dell'ex campione del mondo dei pesi massimi, partendo dal 1964, quindi dalla clamorosa conquista del titolo contro Sonny Liston, fino allo storico incontro contro George Foreman. Nel film, però, sono raccontati anche l’amicizia con Malcolm X (Mario Van Peebles), le tensioni razziali, il totale rifiuto di arruolarsi nell'esercito USA e l’adesione del campione all’Islam che lo portò a cambiare nome da Cassius Marcellus ad, appunto, Muhammed Alì. Smith lavorò a lungo, nei mesi precedenti alle riprese, sul suo fisico, raggiungendo una stazza spaventosa e dimostrando un talento fuori dal comune. Non a caso, la sua performance gli fece guadagnare una nomination ai Golden Globe e agli Oscar come Miglior attore protagonista.
“Io, Robot”(2004), di Alex Proyas
L’action-fantasy di Alex Proyas ci porta nel 2035, dove i robot sono diventati ormai normali articoli domestici, presenti in ogni casa. Tuttavia, dopo la morte del loro inventore, il dottor Alfred Lanning, il detective Del Spooner (Will Smith) sembra l’unico a non fidarsi dei robot e inizierà ad indagare, scoprendo che potrebbero rappresentare una seria minaccia per l’umanità. La pellicola è stata un blockbuster assoluto grazie soprattutto alla tematica sempre attuale della potenziale subordinazione dell’uomo alla macchina e agli effetti speciali di Yan Allain, Guy Himber, Ivo Panayotov e Mike Vézina. “Io, Robot” rientra in quella categoria di sci-fi che non ci stancheremo mai di (ri)vedere neanche tra 50 anni.
“Hitch – Lui si che capisce le donne”(2005), di Andy Tennant
Andy Tennant, nel 2005, portava nelle sale una delle commedie più riuscite e divertenti degli ultimi 20 anni. Protagonista è Alex "Hitch" Hitchens (Smith), un famoso consulente di New York che aiuta gli uomini un po' più timidi a relazionarsi e conquistare la donna dei loro sogni. Proprio mentre “istruisce” il suo cliente Albert (Kevin James), s’imbatte nella bellissima Sara Melas (Eva Mendes), giornalista di gossip e cronaca rosa, che gli farà perdere letteralmente la testa.
“La ricerca della felicità”(2006), di Gabriele Muccino
Il blockbuster del nostro Gabriele Muccino è basato sulla storia vera di Chris Gardner, un imprenditore che, prima di diventare ricco, visse in estrema povertà assieme a suo figlio, senza casa e senza un lavoro decente. Gardner ha scritto il suo libro di memorie, pubblicato nel 2006, e su cui Steve Conrad ha basato la sua sceneggiatura. Protagonisti eccezionali di questa commovente pellicola sono Will, nei panni di Gardner, e Jaden Smith in quelli di Christopher, padre e figlio anche nella vita reale. Magnetico, commovente, girato in maniera grandiosa, il film è emozione pura e Will Smith è semplicemente straordinario e perfetto nel ruolo, tanto da portare casa una seconda nomination agli Oscar come Miglior attore protagonista.
“Io sono leggenda”(2007), di Francis Lawrence
Basato sull'omonimo romanzo di Richard Matheson, “Io sono Leggenda” fu un successo clamoroso, grazie alla trama, agli effetti speciali mozzafiato e alla presenza di Smith, qui in grandissima forma e reduce dai fasti di “Io, Robot”. Lawrence racconta la storia di un virus nato originariamente dalla ricerca sul cancro e "sfuggito di mano" ai ricercatori, che trasforma le persone in mostri simili a vampiri. A New York, l'unico a non essere stato contagiato è Robert Neville (Smith), che insieme al suo cane Sam conduce la sua battaglia solitaria e disperata contro queste creature nel tentativo di sopravvivere e trovare una cura. Quante volte l’avete visto?
“Sette anime”(2008), di Gabriele Muccino
Muccino rivuole Will Smith a soli due anni di distanza da “La ricerca della felicità” per affidargli il difficile e commovente ruolo di Tim Thomas, un ingegnere aerospaziale che soffre di depressione a causa della morte della moglie, morta in un incidente stradale causato da lui. Per riscattarsi dagli atroci sensi di colpa, l’uomo decide di cambiare in meglio e per sempre la vita di sette sconosciuti. Decisamente non adatto ad un pubblico dalla lacrima facile, il film di Muccino è intenso e magnetico sin dalle prime scene, in un crescendo di emozioni che catturano lo spettatore in una spirale di redenzione e ricerca della luce dopo il buio.
“Suicide Squad”(2016), di David Ayer
David Ayer ha scritto la sceneggiatura del film basandosi sui vari fumetti dell’universo DC dedicati alla squadra di super criminali assoldati da un ente governativo segreto per portare a termine missioni pericolosissime, in cambio della grazia. Will Smith è nei panni di un inedito Floyd Lawton/Deadshot, esperto e infallibile sicario capace di utilizzare qualsiasi arma da fuoco. Nel cast però ci sono altre star del calibro di Jared Leto, Viola Davis, Cara Delevingne, Margot Robbie e Scott Eastwood. Molto atteso dai fan, il film è riuscito ad incassare più di 745 milioni di dollari, a fronte di un budget di 175, e alcuni personaggi sono diventati delle vere e proprie icone. Attendiamo con ansia il sequel.