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Il film dei ThePills è solo l’inizio dell’arrivo al cinema del meglio di YouTube

In sala con ‘Sempre meglio che lavorare’ dal 21 Gennaio, il collettivo emerso online fa da apripista ai film di Frank Matano, Edoardo Ferrario e TheJackaL, che vedremo nel 2016/2017.
A cura di Gabriele Niola
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Tanta droga unita a pochissima voglia di lavorare, velleità artistiche e un’incredibile megacorporazione di indiani con un’improbabile sede a Milano: Sempre meglio che lavorare non somiglia alle classiche commedie italiane. Il primo film di ThePills, che esce nelle sale italiane nel 21 Gennaio, è un alieno nel nostro panorama, a tutti gli effetti un esperimento: portare una voce diversa nelle sale italiane. Prodotto da Taodue (gli stessi di Checco Zalone), distribuiti da Medusa in 350 sale, sono i primi talenti usciti da YouTube a cercare un posto sul grande schermo con un film da loro ideato. Se Favij e Clapis erano inseriti in un progetto più grande di loro con Game therapy, Sempre meglio che lavorare è invece la naturale filiazione di quello che il collettivo ha mostrato online.

Girando intorno all’idea dell’immobilismo e dell’eterna adolescenza, ognuno dei tre affronta nel film un contrasto con l’età raggiunta. Mentre Luigi va in piena crisi e cerca di ritornare adolescente rimettendosi a occupare i licei, facendosi le canne e ubriacandosi tutte le sere, Matteo è alle prese con un padre (interpretato dal suo vero genitore) che si comporta come un giovane, pieno di velleità artistiche e sogni hipster, e quindi lo costringe a prendersi delle responsabilità che non vorrebbe perché nessuno più lo mantiene, infine, nella parte più corposa della storia, Luca comincia a lavorare e ne viene risucchiato come fosse una droga, entrando in un circolo più grande di lui da cui rischia di non uscire più. Gli amici terrorizzati all’idea di finire a lavorare anche loro cercheranno di riprenderselo.

Con 1 milione circa di budget, che non tiene conto della promozione, e un’aspettativa (da parte del produttore) di 1,2 milioni dal box office, Sempre meglio che lavorare per chi l’ha prodotto è solo il primo passo, uno reso possibile proprio da Checco Zalone. Non solo il comico barese è stato tra i primi a far conoscere il trio al suo produttore Pietro Valsecchi, che subito li ha adottati contribuendo già alla produzione della seconda stagione dei video messi online, ma è stato anche il suo immane successo con Sole a catinelle a consentire alla Taodue di poter investire dei soldi a fondo perduto.

ThePills sono infatti solo il primo passo di quella che, a partire da Zalone, è una linea che la Taodue ha intenzione di mettere in piedi, una che sforni, nelle parole del produttore stesso, “commedie con un linguaggio nuovo”. Insomma chi si è chiesto a cosa sarebbero serviti gli immensi profitti di Sole a catinelle prima e Quo Vado? ora (a partire da ieri il lungometraggio italiano di maggior successo di sempre), può trovare risposta in questo film ma anche in quello che uscirà tra qualche mese tutto creato da Frank Matano e quello che ancora dopo seguirà, firmato e interpretato da Edoardo Ferrario. Forse non è una coincidenza che anche TheJackaL, con un altro produttore, stiano lavorando al loro esordio al cinema.

Coccolati ma anche osservati da vicino, ThePills hanno potuto girare il loro film in totale libertà, senza nessuna indicazione da parte dello studio che poi, in fase di montaggio, invece si è fatto sentire, coadiuvandoli nella persona di Valsecchi stesso. Il film alla fine dura 90 minuti, pochissimo per gli standard di oggi, ma è anche la durata che i tre si erano prefissi inizialmente e per arrivarci sono stati tagliati ben 40 minuti di girato che comprendevano il cammeo di Gianni Morandi e una grande scena d’azione finale ora ridotta ad un accenno. Quanto alla possibilità di un seguito per i tre, al di là di quest’esordio, solo l’incasso potrà dirlo. Di certo chi era alla proiezione stampa e poi alla conferenza del film ha potuto vedere una certa soddisfazione nello sguardo del produttore, che forse non si aspettava una risposta buona come quella che la stampa ha riservato (grandi risate in sala e ottima partecipazione alla conferenza).

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