Il Padrone di casa Gianni Morandi bersaglia i fratelli Mastandrea e Germano
Edoardo Gabbriellini, noto al grande pubblico come attore protagonista di “Ovosodo” (1997), “Baci e abbracci” (1999) e “Tutta la vita davanti” (2008), diretti da Paolo Virzì e “C’è chi dice no” (2011), di Giambattista Avellino, torna in cabina di regia, per la seconda volta, dopo “B.B. e il cormorano”, del 2003, presentato alla Settimana Internazionale della Critica del 56° Festival di Cannes. “Padroni di casa” – in concorso all’ultimo Festival di Locarno – racconta una storia molto semplice, che man mano si trasforma in thriller, in un crescendo di violenza e cinismo che colpiranno gli spettatori in maniera del tutto inaspettata. La provincia tosco-emiliana fa da sfondo, immobile ed immutabile, e offre lo spunto ad una riflessione sulla violenza e sulla fragilità che la ingenera, come dichiarato dallo stesso regista, dimostrando, una volta per tutte, che le cose che vediamo non sono mai come sembrano e che il comportamento umano non è assolutamente prevedibile.
La trama
Cosimo ed Elia sono due piastrellisti di Roma incaricati dal famoso cantante Fausto Mieli di ripavimentare la terrazza di casa. Fausto ha scelto di ritirarsi dalle scene in seguito a una grave malattia della moglie Moira costretta su una sedia a rotelle. Nonostante le grandi manifestazioni di affetto, è evidente che tra Fausto e Moira c’è qualcosa che non va. La coppia vive ritirata dal mondo in un angolo all’apparenza paradisiaco dell’Appennino tosco-emiliano. Per sostenere la promozione turistica, Fausto ha accettato di tornare ad esibirsi in pubblico. Anche Elia e Cosimo non sembrano ciò che sono. Cosimo, il fratello maggiore, ha alle spalle storie difficili che l’hanno segnato in profondità ed Elia, pur amando il fratello, ne subisce la presenza come un limite. La piccola comunità accoglie sin da subito i due fratelli con grande diffidenza, come due stranieri. E se Elia tenta di comportarsi in maniera estremamente professionale, Cosimo non può fare a meno di cedere al fascino del divo Fausto Mieli. Poco alla volta le diffidenze fra i due fratelli e il resto del paesino si acuiscono. Nel frattempo, mentre il giorno del concerto e del grande ritorno di Fausto si avvicina, il lavoro di Elia e Cosimo è ben lontano dall’essere terminato. Le tensioni fra il cantante e la moglie immobilizzata aumentano, proprio come i conflitti fra i due fratelli e il resto del paese. Quando poi Cosimo è involontariamente testimone di una cosa che non avrebbe dovuto vedere, le reazioni dei “padroni di casa” non si fanno più attendere.
Il cast
Gli attori scelti da Gabbriellini sono una garanzia di alta qualità. I due fratelli Cosimo ed Elia, sono interpretati, rispettivamente, da Valerio Mastandrea (“Romanzo di una strage”, “Gli equilibristi”) ed Elio Germano (“La fine è il mio inizio”, “Diaz – Don’t Clean Up This Blood”, “Magnifica Presenza”). La vera sorpresa è vedere Gianni Morandi nei panni del cantante Fausto Mieli. Morandi, che torna al cinema dopo 32 anni (fu il protagonista di “Le castagne sono buone”, di Germi), ha tentennato un pò prima di accettare questo ruolo da Dr Jeckyll e Mr Hyde, molto lontano dalla sua personalità. Carinissima l’idea di far scrivere i brani falsi del cantante Mieli a Cesare Cremonini, che scimmiottano, in modo bonario, il repertorio di Morandi. Valeria Bruni Tedeschi interpreta, invece, il ruolo di Moira Mieli. L’attrice e regista (sorella di Carla Bruni) ha debuttato alla regia nel 2003 con “E’ più facile per un cammello…”, bissando nel 2006 con “Attrici”, ottimo successo di pubblico e critica. Nel 2009 gira “Baciami ancora” e viene candidata ai Nastri D’Argento come miglior attrice non protagonista. Completano il cast: Francesca Rabbi (Adriana), Mauro Marchese (Calzolari), Lorenzo Rivola (Davide), Alina Gulyalyeva (Alina) e Giovanni Piccinini (Giovanni).