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“La prima notte del giudizio” e l’inizio dell’esperimento sociologico contro la criminalità

Il prequel, diretto da Gerard McMurray, è il quarto capitolo dell’amatissimo franchise ambientato in un’America dal futuro distopico dove, una volta all’anno e per 12 ore, ogni crimine incluso l’omicidio è reso legale. Vedremo com’è nato l’esperimento sociologico che doveva servire ad abbassare il tasso di criminalità al di sotto dell’1%, con conseguenze che però avranno tutt’altro risultato. Al cinema dal 5 luglio.
A cura di Ciro Brandi
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Sta per arrivare nelle nostre sale il quarto capitolo di una delle saghe più amate degli ultimi anni. Dopo “La notte del giudizio”(2013); “Anarchia – La notte del giudizio”(2014) e il blockbuster “La Notte del Giudizio – Election Year”(2016), adesso è la volta del prequel “La prima notte del giudizio”(“The First Purge”). La pellicola è diretta da Gerard McMurray mentre la sceneggiatura è stata scritta da James DeMonaco, regista di tutti gli altri film del franchise. I cinefili più accaniti già sapranno che la serie è ambientata in un’America dal futuro distopico dove, una volta all'anno e per 12 ore, ogni crimine incluso l'omicidio è reso legale. Vedremo quindi com’è nato l’esperimento sociologico che doveva servire ad abbassare il tasso di criminalità al di sotto dell’1 per cento, con conseguenze che però avranno tutt’altro risultato.

Anche se si tratta di un prequel, il regista McMurray ha dichiarato che il messaggio del film è più valido che mai:

Viviamo in un momento in cui le persone si stanno svegliando e stanno vedendo come stanno davvero le cose e hanno bisogno di alzarsi e dare voce alle loro opinioni. Come regista, mostrare le immagini del mio film mi ha dato la possibilità di dare ancora più consapevolezza e stimolare il dialogo su quello che sta accadendo. Basta pensare a tutti gli eventi che si sono verificati in America nell'ultimo anno. Io ho solo cercato di usare quello che stava succedendo nel mondo reale e provare a portarlo nel film.

La produzione della pellicola è sempre della Blumhouse Productions di Jason Blum (“Insidious”, “Scappa – Get Out”, “Split”) con Michael Bay, Brad Fuller, Andrew Form, Sébastien K. Lemercier e allo stesso James DeMonaco mentre la straordinaria fotografia è opera di Anastas N. Michos. Le musiche, invece, sono state composte da Nathan Whitehead. L'uscita della pellicola negli Stati Uniti è prevista per il prossimo 4 luglio, non a caso in concomitanza con la festività dell'Independence Day , mentre in Italia lo potremo vedere a partire dal 5.

La trama

I Nuovi Padri Fondatori d’America (NFFA), per abbassare il tasso di criminalità al di sotto dell'uno per cento nel resto dell'anno, decidono di applicare una teoria sociologica che lascia sfogare l'aggressività per una notte in una comunità isolata. Quando la violenza degli oppressori incontrerà la rabbia degli emarginati, però, il contagio esploderà dai confini della città di prova e si diffonderà in tutta la nazione.

Il cast

Il protagonista maschile è Y’lan Noel (William), noto soprattutto per le serie tv “The Hustle” e “Insecure” mentre l’altro volto noto della pellicola è il premio Oscar Marisa Tomei (Mary Updale). Il resto del cast è formato da Melonie Diaz, Joivan Wade, Luna Lauren Vélez, Omari Hardwick, Lex Scott DavisMo McRae, Aaron V. Williamson, Steve Harris (Freddy), Chyna Layne, Patch Darragh (Arlo Sabian), Qurrat Ann Kadwani, Siya (Blaise) e Jessica Bell (Ufficiale Wilson).

Le curiosità sul film che dovete sapere

1. Nel film non sarà presente nessun personaggio già visto negli altri tre capitolo della sere cinematografica,

2. Il poster del film mostra un berretto rosso con lo slogan “The First Purge” (titolo originale della pellicola) ed è un riferimento piuttosto esplicito a quello indossato dal Presidente Donald Trump durante la sua campagna elettorale su cui c’era scritto “Make America Great Again”, cioè “Rendiamo di nuovo grande l’America.

3. In totale, i tre film precedenti hanno incassato globalmente circa 320 milioni di dollari, partendo da un budget tra i 5 e i 10 milioni. Solo "La Notte del Giudizio – Election Year" ha incassato più di 118 milioni di dollari e la Blumhouse avrebbe tra i prossimo progetti anche una serie tv basata sul franchise.

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