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Oscar 2018

Oscar 2018 a Frances McDormand come Miglior attrice protagonista per “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri”

Frances McDormand metterà il suo secondo Oscar in bacheca per l’intenso ruolo della madre coraggio Mildred Hayes in “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”, di Martin McDonagh. Un trionfo annunciato che arriva dopo altre decine di premi e che ha permesso all’attrice di fare suo un posto d’onore nella storia del cinema.
A cura di Ciro Brandi
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Francesc McDormand è la regina di Hollywood per una notte. Anche la sua vittoria era alquanto scontata e, infatti, dopo il Golden Globe, il SAG Award e il BAFTA, ha vinto l’Oscar come Miglior attrice protagonista per lo splendido “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri”, di Martin McDonagh, battendo Margot Robbie, Saoirse Ronan, Meryl Streep e Sally Hawkins, altra favorita per il pluripremiato “La forma dell’acqua – The Shape of Water”. Il suo immenso talento e l’innato carisma le hanno permesso di mettere, quindi, in bacheca la seconda statuetta dorata, facendo suo, di diritto, un posto d’onore nella storia del cinema.

Un’antidiva da 43 film

Antidiva per eccellenza e poco conosciuta in Italia, la storia cinematografica di Frances McDormand inizia nel 1984 e negli anni l’attrice ha collezionato ben 5 nomination agli Oscar e 7 ai Golden Globe, arrivando a girare circa 43 film. Martin McDonagh le ha disegnato addosso il ruolo di Mildred Hayes, una donna che, dopo mesi passati senza un colpevole nel caso di omicidio di sua figlia, decide di disegnare su tre cartelloni pubblicitari, disposti lungo la strada che porta alla sua città, Ebbing, un messaggio controverso diretto a Bill Willoughby (Woody Harrelson), il venerato capo di polizia della città. Quando viene coinvolto il suo ufficiale secondo in comando Dixon (Sam Rockwell), un ragazzo immaturo con un debole per la violenza, la battaglia tra Mildred e le forze di polizia si aggrava ulteriormente, rischiando di rompere gli equilibri della cittadina.

L’esordio col marito Joel Coen e l’Oscar per Fargo

La McDormand ha esordito al cinema nel dramma “Blood Simple – Sangue facile”(1984), di Joel Coen, che diventerà anche suo marito. Dopo aver preso parte a varie serie tv, Alan Parker la vuole in “Mississippi Burning – Le radici dell’odio”, e porta a casa le nomination come Migliore attrice non protagonista ai Golden Globe e agli Oscar. La carriera al cinema prosegue con titoli come “America oggi”(1993), di Robert Altman, che le regalerà un Golden Globe Speciale. Nel 1996, Il marito Joel  le cuce addosso il ruolo del capo della polizia locale, al settimo mese di gravidanza, Marge Gunderson, protagonista del cult “Fargo”(1996), facendole vincere l’Oscar come Migliore attrice protagonista e altre decine di premi in giro per il mondo. Successivamente, per  “Quasi famosi”(2000), di Cameron Crowe e  “North Country – Storia di Josey”(2005), di Niki Caro, per cui riceverà ancora la doppia nomination agli Oscar e ai Golden Globe.

Gli ultimi film e il doppiaggio di film d’animazione

Dopo il fantasy futuristico “Aeon Flux – Il futuro ha inizio”(2005), con Charlize Theron, la McDormand è in “Burn After Reading – A prova di spia”(2008), di Joel Coen, ricevendo la candidatura ai Golden Globe, e poi la vedremo in “This Must Be The Place”(2011), di Paolo Sorrentino; “Transformers 3”(2011), diretto da Michael Bay e “Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore”(2012), di Wes Anderson. L’attrice è nota anche come doppiatrice in film d’animazione come “Madagascar 3 – Ricercati in Europa”(2012), dove presta la voce al personaggio del capitano Chantal DuBois e “Il viaggio di Arlo”(2015), come voce di Mami Ida. Gli ultimi film del suo lungo curriculum sono “Promised Land”(2012), di Gus Van Sant; “Ave, Cesare!”(2016), di fratelli Coen.

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