“Tomorrowland” fa flop, la Disney prevede perdite per 140 mln di dollari
Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sulla Disney Pictures. Dopo i grandissimi successi dei film in live-action “Maleficent” e “Cenerentola”, è arrivato un flop inaspettato, che brucia veramente tanto. Si tratta di “Tomorrowland – Il Mondo di Domani”, diretto dal due volte premio Oscar Brad Bird (“Gli Incredibili”, “Ratatouille”), con George Clooney e la giovane Britt Robertson. Nel film, uscito nel nostro paese il 21 maggio scorso, George Clooney è Frank, ex inventore disilluso che, in compagnia di una ragazza curiosa e ottimista, s’imbarca in una missione piena di pericoli per scoprire i segreti di un luogo enigmatico che esiste nella loro memoria collettiva, chiamato, appunto “Tomorrowland”, dove nulla è impossibile. E’ l’Hollywood Reporter a confermare l’insuccesso del film, costato 180 milioni di dollari di produzione e 150 milioni di operazioni di marketing – quindi ben 330 milioni di dollari totali – e, finora, ne ha incassati globalmente “solo” 170.
“Tomorrowland”, un sogno infranto
Nelle più rosee previsioni, la Disney Pictures ha calcolato una perdita di circa 140 milioni di dollari. Un vero peccato, dato che le premesse per un potenziale blockbuster c’erano tutte: una star come George Clooney come protagonista, la fusione di un mondo fatto di sogno e realtà, riprendendo le tematiche di grandi successi come “Alice nel paese delle meraviglie” e “Il mago di Oz”, i concetti di evasione e ricerca di se stessi, non sono bastati a far volare il film. Forse la sceneggiatura un po’ cavillosa e una visione fin troppo “tradizionale” del futuro hanno finito con l’affossare un progetto che poteva essere veramente sorprendente. Il “danno” non è stato enorme come quelli provocati da “John Carter”, del 2012, che provocò perdite per 200 milioni di dollari, e “The Lone Ranger”, con Johnny Depp (190 milioni) ma siamo sicuri che con “Star Wars: Episodio VII” e i prossimi film della Marvel, le casse di casa Disney ammortizzeranno sicuramente la perdita.