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Toy Story 4, Tom Hanks ha pianto doppiando il finale: “Ho vissuto un momento storico”

Tom Hanks ha parlato per la prima volta del quarto capitolo della saga di Toy Story, che uscirà a giugno 2019 e per il quale presta la voce al personaggio di Woody. L’attore, due volte premio Oscar, racconta dell’enorme emozione vissuta durante il doppiaggio della scena finale del film, quando è stato costretto a nascondere le lacrime al resto della troupe.
A cura di Andrea Parrella
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L'uscita di Toy Story 4 si avvicina sempre di più. Il quarto capitolo della più fortunata delle saghe targate Disney-Pixar arriverà a giugno del 2019. Ma se per il pubblico italiano sarà una doppia esperienza, perché significherà inevitabilmente far fronte all'assenza di Fabrizio Frizzi, voce storica del personaggio di Woody, oltreoceano Toy Story 4 verrà sorretto dalle voci storiche di Tom Hanks, Tim Allen, Joan Cusack, Bonnie Hunt e Laurie Metcalf.

L'attore, due volte premio Oscar, ha parlato per la prima volta del quarto capitolo di Toy Story. la cui lavorazione è in fase di ultimazione in queste settimane. “Era la prima volta che stavo doppiando la fine del film – ha dichiarato Hanks in una intervista al The Chris Evans Breakfast Show – e Toy Story 4 avrà un finale commovente”. Una affermazione che pare scontata se si pensa al finale devastante (in termini di tenuta emotiva) del terzo capitolo, che per molti rappresentava l'epilogo perfetto di una saga che si poteva chiudere lì. Come per il sottoscritto, che coinvolto dalle emozioni del finale del terzo, riteneva una follia provare ad immaginare un seguito adeguato ai livelli raggiunti dal terzo episodio. Ma Hanks ha aggiunto anche un altro dettaglio:

“Quando doppi di solito ti trovi in una stanza con l’intero team creativo. Quando sono entrato in studio per il mio ultimo turno di doppiaggio volevo dare le spalle a tutti. Non volevo essere di fronte a loro come si fa di solito, sapendo che avrebbero tutti fatto finta di non vedermi piangere. Poi però ho capito che quello che stavo vivendo era un ‘momento storico”.

Altrettanto coinvolto dall'esperienza Tim Allen, che com’è noto presta la voce a Buzz Lightyear“Sì, devo resistere all’emozione. Non voglio rivelare troppo, sarà una storia incredibilmente fenomenale. È così emozionante, è così divertente, è così grandiosa l’idea che hanno inventato, sono sorpreso. Non sono nemmeno riuscito a superare la sequenza finale”.

I film Disney e le lacrime annesse

D'altronde non si scopre oggi che uno dei grandi pregi di Toy Story è stato quello di raccontare una storia capace di toccare un pubblico universale, per motivi differenti. Una dote che appartiene ad altri film Disney capaci di conquistarsi un posto di rilievo nel firmamento dei cartoni animati da ricordare, proprio per questa capacità di essere trasversale. Tra i più recenti, volendo rimanere in ambito Disney, vanno certamente ricordati "Up" e, inevitabilmente, "Inside Out", per il quale è probabile che i genitori abbiano pianto più dei figli.

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