CineMust – I film da non perdere in uscita il 6 novembre
Christopher Nolan è pronto a tornare nelle sale italiane col suo ultimo capolavoro, lo sci-fi “Interstellar”, con un cast eccezionale e una storia che vi travolgerà fin dal primo minuto. Ficarra e Picone, invece, saranno in sala con la commedia “Andiamo a quel paese”, mentre per i più piccoli, e per gli adulti nostalgici, c’è “Doramon – Il film”. Assolutamente da non perdere sono “Torneranno i prati”, ultima fatica del maestro Ermanno Olmi sulla Prima guerra mondiale e “Non escludo il ritorno”, film biografico di e con Stefano Calvagna sulla vita dell’indimenticato Franco Califano.
“Interstellar”: In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha devastato l'agricoltura del pianeta Terra. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "wormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità intera.
“Andiamo a quel paese”: Salvo e Valentino, sono due amici che, in questo difficile periodo di crisi, sono rimasti disoccupati. La coppia decide, così, di abbandonare la grande città per rifugiarsi nel piccolo paese d'origine, Monteforte, dove, apparentemente, la vita è meno cara ed è più facile tirare avanti. L'impatto con la nuova realtà, però, non risulterà per nulla facile. I due si ritroveranno, infatti, a vivere in un contesto decisamente diverso da quello che si erano immaginati: un paese pieno di anziani, da cui però è impossibile non poter trarne beneficio. Ogni anziano rappresenta una pensione, un bel bottino per i due disoccupati che, ormai, non hanno più un euro e devo pur tirare avanti. Ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.
“Doraemon – Il film”: Nobita (Guglia nella versione italiana), è un bambino di 10 anni destinato ad un futuro di insuccessi a causa della sua natura pigra a indolente. Per evitare che diventi un vero e proprio perdente, arriva in suo soccorso Doraemon, una sorta di “fratello maggiore” con il compito di aiutarlo a difendersi dai bulli Gian e Suneo e a diventare un ragazzino assennato e un adulto responsabile. Per riuscire nell’intento, Doraemon utilizza una serie di incredibili e magici gadget, i “chiusky”, che in questa occasione condurranno il gatto azzurro e il piccolo Nobita nel futuro per provare a modificare una sorte che si preannuncia non proprio felice, soprattutto sul lato sentimentale. Riuscirà Nobita a conquistare finalmente Shizuka, la dolce amica che ama da sempre e a non farsi più influenzare da Gian e Suneo?
“Non escludo il ritorno”: Calvagna ci racconta la “terza vita” di Franco Califano, dal suo declino, alla rinascita fino alla morte. Esperienze di vita, momenti tragici e di sofferenza superati sempre con leggerezza e caparbietà dal cantautore. L’artista cammina per una spiaggia, si allontana dai suoi amici più cari per andare a morire lontano, in solitudine. Nel suo viaggio di allontanamento ripercorre i momenti più duri e belli della sua vita. Rivive attimi di divertimento affiancati ad istanti di solitudine ed amarezza. Scopriamo il rapporto con se stesso, con gli amici, con lo spettacolo ed il suo mondo, con i giornalisti. Rammenta il suo rapporto con i giovani e quella spinta ricevuta da essi per tornare a scrivere, e riemergere dall’abisso in cui si era confinato. È proprio durante questa riflessione che Califano mostra i lati meno conosciuti del suo animo. Un lungo e particolare viaggio che ci fa conoscere lati dell’artista inediti, del quale solo i pochi intimi che lo frequentavano ne conoscevano le sfumature; un viaggio per dimostrare che le persone sbagliano, prendono decisioni che possono trasformarsi in boomerang.
“Torneranno i prati”: Olmi ci porta sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Nel film il racconto si svolge nel tempo di una sola nottata. Gli accadimenti si susseguono in maniera sempre imprevedibile: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutto quello che accade fa parte del nostro passato, e poiché questo passato appartiene alla memoria, ciascuno lo può evocare secondo il proprio sentimento.