Dario Argento: “Non sapevo nulla delle violenze su Asia, è doloroso parlarne”
Intervistato al Tg Zero di Radio Capital, Dario Argento ha commentato lo scandalo che ha travolto il produttore cinematografico Harvey Weinstein. Tra le tantissime attrici che lo hanno accusato di molestie o addirittura di abusi, c'è anche sua figlia Asia Argento, che sostiene di essere stata violentata due volte dal tycoon hollywoodiano e lo ha definito un "mostro" e un "orco". Il Maestro dell'horror all'italiana ha commentato il comportamento di Weinstein, ma fatica ancora a parlare del caso di Asia: fino allo scoppio dello scandalo, infatti, il regista era all'oscuro delle violenze che la figlia avrebbe subito anni fa.
Dario Argento sugli abusi subiti dalla figlia Asia
Il commento di Argento è laconico ma eloquente: "Non mi va di parlare di questa cosa perché riguarda anche mia figlia. Non sapevo nulla, non me l'aveva raccontato". Appare evidente come la rivelazione sia stata molto dolorosa per il regista romano, che ha però sottolineato come nel mondo del cinema, scosso da un imbarazzo senza precedenti, non siano tutti come Weinstein. Argento ha inoltre citato una delle attrici che hanno accusato il produttore: si tratta di Mira Sorvino, che rifiutò le avance del patron della Miramax e, guarda caso, da quel momento vide la sua carriera declinare progressivamente.
Chi si è comportato bene non si sente imbarazzato. È lui, Weinstein, che si deve sentire imbarazzato. Non è affatto vero che «così fan tutti», così fanno solo gli sporcaccioni… Del resto, in America c’è questo gusto del sesso sul divano. Purtroppo l’uomo potente ha un ascendente molto forte, ha armi di ricatto. L’attrice Mira Sorvino, che ha preso l'Oscar, siccome non ha voluto cedere a Weinstein, è sparita.
Il commento sugli attacchi social ad Asia
Per Argento, è difficile commentare anche l'episodio delle tantissime critiche social contro Asia, attaccata per non aver denunciato prima l'americano. "È un argomento molto pesante per me", ha dichiarato il regista di "Profondo rosso" senza aggiungere altro. Dopo gli attacchi, si è attivata una campagna per sostenere l'attrice e sensibilizzare il web sul crudele e assurdo fenomeno della "colpevolizzazione della vittima".
Le accuse di Asia Argento a Weinstein
Intanto, la stessa Argento è tornata a parlare degli abusi che avrebbe subito da Weinstein. C'è chi racconta una storia completamente diversa – secondo Vittorio Sgarbi, Morgan gli avrebbe detto che lei, al contrario, accettava la corte del produttore – ma Asia nega qualsiasi illazione su eventuali relazioni amorose con i fondatore di Miramax e ribadisce di essere stata una sua vittima, con ben due stupri subiti. Inoltre, avrebbe atteso tanto a parlare per timore che lui le distruggesse la carriera.
Io mi sono opposta dieci, cento, mille volte a Harvey Weinstein. Mi ha mangiata. Un orco in mezzo alle gambe è un trauma. Io ero una ragazzina. Questa è una cosa che ricordo ancora oggi. Una visione che mi perseguita. Non c'è bisogno di legare le donne, come dice qualcuno, perché ci sia violenza. La violenza che io ho subito risale al 1997. In Italia, solo un anno prima lo stupro era diventato crimine contro la persona e non solo contro la morale. Pensi se avessi parlato allora. Come avrei potuto? E poi sì, era per la mia carriera. Un tempo io ci tenevo tantissimo alla mia carriera. Ero giovane e anche io avevo i miei sogni. Non volevo niente da Weinstein, ma non volevo nemmeno che mi distruggesse. Cercare di ricostruire quello che è successo vent'anni fa è stato difficilissimo, credetemi. Mi sono messa in gioco in prima persona e ho fatto in modo che anche altre donne potessero parlare. La cosa più sconvolgente sono le accuse delle donne italiane, la criminalizzazione delle vittime delle violenze. Non sono l'unica che ha deciso di parlare adesso. Hanno parlato tutte ora. ‘Perché non avete parlato prima?', ci chiedono. Perché Harvey Weinstein era il terzo uomo più potente di Hollywood. Ora è diventato il duecentesimo e il suo potere e la sua influenza si sono sensibilmente ridotti.