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Festival di Cannes 2011: il trionfo di The Tree of Life e tutti gli altri vincitori

The tree of life trionfa sulla croisette ottenendo la palma d’oro come miglior film in questa ricchissima edizione del Festival di Cannes 2011.
A cura di Francesco Zullo
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delusione per l'Italia

E dopo i premi secondari di cui vi abbiamo raccontato domenica mattina, eccoci pronti a raccontarvi tutte le pellicole che hanno trionfato sulla croisette ottenendo i premi principali di questo atteso e ricchissimo Festival di Cannes 2011. La giuria presieduta da Robert De Niro è stata messa in seria difficoltà dall'altissimo spessore dei film in concorso. Tantissimi ottimi film e splendide interpretazioni hanno regalato al pubblico un Festival di Cannes 2011 davvero da incorniciare e conservare negli annali del cinema.

A trionfare sulla croisette è stato Terrence Malick  ed il suo The Tree of Life, ottenendo la Palma D'Oro per il miglior Film. La pellicola di Malick era sicuramente tra le più attese dal pubblico e tra gli addetti ai lavori. Il film, che attraverso la formazione di un ragazzino vuole narrare la storia di ogni persona al mondo, ha da subito conquistato gli addetti ai lavori, al punto tale che in moltissimi davano per certo, all'inizio del festival, che Malick e The Tree of Life avrebbero ottenuto un premio. Ed ecco la Palma d'Oro come miglior film.  Altro premio che non stupisce è quello ottenuto da Jean Dujardin per la sua interpretazione di The Artist di Michel Hazanavicius. L'attore ha raccolto la difficile sfida di calarsi nel cinema muto degli anni '30, ricreando la magia di quel cinema pionieristico e lontano. Un premio è arrivato anche per Kirsten Dunst, l'attrice protagonista di Melancholia, che ottiene, nonostante le intemperanze del regista Lars von Trier, il premio per l'Interpretazione Femminile. L'attrice americana, finalmente scelta da un grande regista, ha dato prova di tutte le sue grandi capacità.

Il premio per la regia è andato a Nicolas Winding Refn in concorso con Drive, un film che miscela azione e dramma, capace di esaltare le qualità stilistiche del regista. La grande qualità delle pellicole in concorso ha prodotto l'ex aequo ottenuto da Once Upon a Time in Anatolia di Nuri Bilge Ceylan e da Il ragazzo con la bicicletta dei fratelli Dardenne per quanto concerne il Gran Premio. Due storie dal tono fortemente drammatico che hanno coinvolto la giuria, da una parte la storia del medico che vive nella dura Anatolia e dall'altra la storia del ragazzino abbandonato a se stesso in cerca di una possibilità. Nessun biasimo per la giuria incapace di scegliere tra i due splendidi film. Il premio per la Sceneggiatura è andato a Joseph Cedar autore di  Footnote. Il complesso d'inferiorità di un padre nei confronti di un figlio è la storia che è valsa il premio allo sceneggiatore del film.

Infine il premio della Giuria e stato vinto da Polisse di Maiwenn Le Besco, una storia d'amore sullo sfondo della vicende della squadra protezione minori di Parigi, tra un agente e la fotografa incaricata di seguirli per un reportage. Da segnalare anche l'assegnazione della Camera d'Or per la miglior opera prima a Las Acacias di Pablo Giorgiell. A bocca asciutta l'Italia, che non riesce a ottenere nulla con Habemus papam di Nanni Moretti e solo un premio minore con This Must Be The Place di Paolo Sorrentino, nonostante le ottime accoglienze riservate ai due autori.

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