George Clooney, l’idolo del cinema e delle donne festeggia 55 anni
La sua bellezza è stata paragonata, più volte, a quella di grandi divi del passato come Cary Grant e Gary Cooper. Il suo immenso talento da attore e da regista è stato dimostrato ampiamente in 41 film e 30 tra serie e film tv, che gli hanno fatto vincere 2 Oscar e 5 Golden Globe. Con questi numeri da sballo, George Clooney si è già ritagliato un posto nella storia del cinema e nel cuore delle donne che lo amano alla follia. Più volte, è stato nominato, da alcune riviste specializzare, “L’uomo vivente più sexy” e, sin da quando è apparso nella famosa serie televisiva “E.R. – Medici in prima linea”, la sua fama di tomberu de femmes non ha fatto altro che aumentare, di anno in anno. Clooney è noto anche per il suo attivismo sociale e per essere stato nominato Messaggero di Pace dalle Nazioni Unite, nel 2008, ruolo di cui va molto fiero e che lo porta, spesso, in paesi devastati da guerre e terremoti.
L’esordio nelle serie tv
Il divo nasce a Lexington nel Kentucky, il 6 maggio del 1961, da madre ex miss di bellezza e da padre presentatore televisivo. Qui frequenta la Blessed Sacrament School di Fort Mitchell , ma trascorre parte della sua infanzia in Ohio, iscivendosi alla St. Michael’s School di Columbus e la St. Susanna School di Mason. Quando i suoi si trasferiscono ad Augusta, sempre in Kentucky, l’attore frequenta l’Augusta High School, dove eccelle come giocatore di baseball e pallacanestro. Successivamente, s’iscrive alla Northern Kentucky University per seguire le orme paterne e diventare giornalista o attore in televisione, ma non riesce a portare a termine gli studi. Nel 1978, a 17 anni, esordisce come comparsa nella serie tv “Colorado”, per poi ottenere un ruolo più importante nella serie “P/S – Pronto soccorso”, nel 1984. Da quel momento, lavorerà moltissimo in tv, prendendo parte ad altre serie, tra cui “”Crazy like a fox”, “Hotel”, “La signora in giallo” e “L’albero delle mele”.
Il successo di “E.R. – Medici in prima linea” e i film degli anni ‘90
L’esordio sul grande schermo arriva nel 1987, con il B-Movie “La scuola degli orrori”, di Bill Froehlich, seguito da “Il ritorno dei pomodori assassini”(1988), di John De Bello. Dopo una relazione con Kelly Preston, l’attore è stato sposato, dal 1989 al 1993, con l’attrice Talia Balsam. Intanto, continua parallelamente la sua carriera in tv, dove prende parte ad altre sit-com e film tv come “Gli uomini del capitano Parker”, “Pappa e ciccia”, “Bodies of Evidence” e “Sisters”. Nel 1994 arriva la svolta con “E.R. – Medici in prima linea”, dove Clooney è nei panni del sexy Dottor Doug Ross. La parte gli regala la fama internazionale e diverse nomination ai Golden Globe e agli Emmy. L’attore manterrà il ruolo fino al 1999, ma comparirà anche in un cameo nella sesta stagione e come protagonista di un intero episodio nella quindicesima stagione. Da quel momento, Hollywood lo reclama a gran voce e l’attore gira: “Dal tramonto all’alba”(1996) di Robert Rodriguez; “Un giorno… per caso”(1996) con Michelle Pfeiffer; “Batman & Robin”(1997) di Joel Schumacher, che sarà bersagliato dalla critica; “The Peacemaker”(1997) con Nicole Kidman; “Out of Sight”(1998) che segna l’inizio del sodalizio con Steven Soderbergh; “La sottile linea rossa”(1998) di Terrence Malick e “Three Kings”(1999), di David O. Russell.
Il sodalizio con Soderbergh e i Fratelli Coen
La prima metà degli anni Duemila rappresentano per Clooney l’apice del successo. Il secondo sodalizio professionale inizia proprio nell’anno 2000 con “Fratello, dove sei?” dei fratelli Coen, che gli regala un Golden Globe come Miglior attore protagonista. Nel frattempo, si fidanza con la modella britannica Lisa Snowdon, alla quale resta legato per 5 anni. A seguire, gira i successi “La tempesta perfetta”(2000) di Wolfgang Petersen, “Spy Kids”(2001) di Robert Rodriguez e il blockbuster “Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco”(2001) e “Solaris”(2002) di Steven Soderbergh. Nello stesso anno, esordisce anche alla regia con “Confessioni di una mente pericolosa”, adattamento per il cinema dell’autobiografia del produttore televisivo Chuck Barris che viene elogiato dalla critica, ma un pò meno dal pubblico. I Coen lo rivogliono per la commedia sentimentale “Prima ti sposo, poi ti rovino”(2003), mentre nel 2004 è sul set di “Ocean’s Twelve”, diretto sempre da Steven Soderbergh.
L’Oscar per “Syriana”
Nel 2005, George Clooney fa suo il Golden Globe e l’Oscar come Migliore attore non protagonista per il film “Syriana”, ispirato alle memorie di Robert Baer, ex agente della CIA in Medio Oriente e dirige, scrive, produce e interpreta “Good Night, and Good Luck”, basato sulla vita del giornalista televisivo della CBS Edward R. Murrow, noto per il suo anti-maccartismo. La pellicola vince il Premio Osella per la Migliore sceneggiatura e la Coppa Volpi per la Migliore interpretazione maschile (David Strathairn). Con Soderbergh girerà anche “Intrigo a Berlino”(2006) e il blockbuster “Ocean’s Thirteen”(2007). Nello stesso anno, esce “Michael Clayton”, di Tony Gilroy, e Clooney è candidato all’Oscar come Miglior attore protagonista. Nel frattempo, gira il suo terzo film, “In amore niente regole”, con Renée Zellweger. I Coen lo richiamano per “Burn After Reading – A prova di spia”(2008) mentre per il ruolo in “Tra le nuvole”, Clooney porta a casa una nomination ai Golden Globe, ai BAFTA e agli Oscar.
“Le idi di Marzo” e “Paradiso amaro”
Dopo i non esaltanti “L’uomo che fissa le capre”(2009) di Grant Heslov e “The American”(2010) diretto da Anton Cornijn (dove recita anche la nostra Violante Placido), Clooney gira e interpreta “Le idi di Marzo”(2011), con Ryan Gosling. Il film guadagna 4 nomination ai Golden Globe e una agli Oscar. Dal 2009 al 2011, l’attore è stato legato ad Elisabetta Canalis, finendo, puntualmente, su tutti i giornali italiani e mondiali di gossip. Il regista Alexander Payne lo dirige in “Paradiso amaro”(2011), che ottiene 5 nomination agli Oscar, tra cui anche quella come Miglior attore protagonista, vincendo quella alla Migliore sceneggiatura non originale mentre Clooney si accontenterà del Golden Globe come Miglior attore in un film drammatico.
“Gravity”, i flop e il nuovo film “Money Monster”
Due anni dopo, è la volta di “Gravity”, di Alfonso Cuaron, che fa il botto all’86esima edizione degli Oscar, portandone a casa 7 (tutti tecnici). Nel 2013, vince la statuetta come Miglior film per la produzione di “Argo”, diretto da Ben Affleck, e nel settembre 2014, l’attore sposa l’avvocatessa Amal Alamuddin, ma la sua gioia è interrotta dal flop di “Monuments Men”(2014) da lui scritto, diretto, prodotto e interpretato, con Matt Damon. L’ondata negativa continua con il futuristico e disneyano “Tomorrowland – Il mondo di domani”(2015), diretto da Brad Bird mente riesce a risalire un pò la china con “Ave, Cesare!”(2016), dei suoi amici Coen, acclamato dalla critica e piaciuto anche al pubblico, anche se non ha registrato incassi enormi. Il 12 maggio, sarà nelle nostre sale con “Money Monster – L’altra faccia del denaro”, thriller diretto da Jodie Foster, in cui Clooney reciterà accanto a Julia Roberts.