Gli 80 anni di Judi Dench, la vera Regina del cinema mondiale
E’ uno dei pilastri del cinema mondiale. Sguardo di ghiaccio e imperturbabile, talento impressionante, presenza scenica che toglie il fiato, Judi Dench è la vera regina della cinematografia mondiale e, guarda caso, l’Oscar le fu conferito, nel 1998, proprio per il ruolo dell’algida Regina Elisabetta I d’Inghilterra in “Shakespeare in Love”. 46 film, 35 partecipazioni tra serie e film tv e innumerevoli spettacoli teatrali, 7 nomination agli Oscar e svariate onoreficenze, l’hanno portata ad essere una delle ultime grandi dive in circolazione. E’ molto attiva anche sul fronte sociale, infatti, sostiene da molti anni Survival International, l'organizzazione che difende i diritti dei popoli indigeni di tutto il mondo.
Il teatro e i primi film
Dame Judith Olivia Dench nasce a York il 9 dicembre del 1934. La madre era di origini irlandesi, mentre il padre era un medico inglese. Ha due fratelli, Jeffrey e Peter, appassionati di teatro, che la fanno avvicinare al palcoscenico sin da giovanissima. Dal 1957 inizia a farlo professionalmente, entrando nelle più prestigiose compagnie dell’epoca – l’Old Vic., la William Shakespeare’s Plays e Royal Shakespeare Company – recitando in “Amleto”, “Romeo e Giulietta”, di Franco Zeffirelli e “Macbeth”, sempre ricoprendo il ruolo di protagonista. L’esordio cinematografico avviene col film “Il terzo segreto”(1964), di Charles Crichton, col quale gira anche “He Who Rides a Tiger”, del 1965. Nel 1971, a 37 anni, sposa l’attore Michael Williams, dal quale avrà l’unica figlia Tara Clessidra Frances Williams. Qulche anno dopo, gira “Luther”(1974), di Guy Green e “Il fantino deve morire”(1974), diretto da Tony Richardson.
L’Oscar e i grandi successi
La fama arriva, però, negli anni Ottanta. La prima grande interpretazione risale al 1985, nel film “Camera con vista”, diretto da James Ivory, nel ruolo di Eleanor Lavish, a cui seguiranno “Il matrimonio di Lady Brenda”(1988), di Charles Sturridge e “Enrico V”(1989), di Kenneth Branagh. Dal 1995 ricopre il ruolo di M, il capo dell’M16 nella saga di 007, che interpreterà in ben sette pellicole (non la vedremo in “Spectre”, 24esimo capitolo, poichè sarà sostituita da Ralph Fiennes). Due anni dopo, nel 1997, arriva Il riconoscimento definitivo da parte della critica con il film “La mia regina” interpreta il ruolo della Regina Vittoria. Nel 1998, invece, ottiene l'Oscar con “Shakespeare in Love”, grazie sempre al ruolo di una Regina, quello di Elisabetta I d'Inghilterra. Nel discorso pronunciato al ritiro del premio, dalle mani di Robin Williams, la Dench si dichiarò sbalordita di aver ottenuto una simile onorificenza per un ruolo della durata di appena otto minuti. Nel 1999, la Dench è tra i protagonisti del film di Zeffirelli “Un tè con Mussolini”. Seguono altri premi e candidature in film come “Chocolat” (2000), accanto a Juliette Binoche e Johnny Depp, “Iris – Un amore vero” (2001), “The Shipping News” di Lasse Hallstrom, con Kevin Spacey, Julianne Moore e Cate Blanchett e “Diario di uno scandalo” (2006) a fianco di Cate Blanchett, entrambe candidate agli Oscar.
Gli anni Duemila
Gli anni Duemila la vedono impegnatissima in pellicole di grandissimo seguito. Nel 2009, Rob Marshall la vuole nel musical “Nine”, dove recita al fianco di una parata di stelle come lei. Nel 2011, è sul set di “Jane Eyre” basato sull'omonimo romanzo di Charlotte Brontë, al fianco di Mia Wasikowska e Michael Fassbender e in “Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare”. Sempre nel 2011 interpreta Sybil Thorndike nell'acclamato film di Simon Curtis, “Marilyn”, che ripercorre una parte della vita di Marilyn Monroe. Infine, nel 2011 interpreta Annie Hoover, madre di John Edgar Hoover, in “J. Edgar”, interpretato da Leonardo DiCaprio, direttp da Clint Eastwood. Nel 2012, recita in “Marigold Hotel”, successo di critica e pubblico e torna a vestire i panni di M in “Skyfall”, diretta dal regista Sam Mendes. Sempre nel 2012, ha rivelato alla stampa di soffrire di una grave forma di maculopatia degenerativa, una malattia che colpisce gli occhi, destinata a portare alla cecità completa.
“Philomena” e i progetti futuri
Nel 2013, è protagonista di “Philomena”, basato su una storia vera e presentato in anteprima al 70° Festival di Venezia, dove ha vinto il Premio Osella per la migliore sceneggiatura. Nello stesso anno ritorna sulle scene londinesi con “Peter and Alice”, per cui viene nominata al Laurence Olivier Award alla miglior attrice in un dramma. Nel 2015 sarà protagonista di due film: “The Second Best Exotic Marigold Hotel”, di John Madden e “Tulip Fever”, dramma diretto da Justin Chadwick, con Christoph Waltz.