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Michael Fassbender, l’antidivo più ricercato di Hollywood

E’ la star che tutti vogliono, colui che ha girato 18 film in soli 7 anni, collezionando una caterva di premi. Progetti per il 2014? E’ candidato ai Golden Globe e in odore di Oscar.
A cura di Ciro Brandi
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E’ Michael Fassbender la star che tutti vogliono. L’antidivo per eccellenza, colui che non si sente bello pur essendolo, l’attore che ha girato 18 film in soli 7 anni e ha partecipato a svariate serie tv, collezionando una caterva di premi. Talento puro nato in Germania e cresciuto in Irlanda, Fassbender ottiene il suo primo ruolo nel 2001 nella serie tv “Band of Brothers – Fratelli al fronte”, prodotta da Tom Hanks e Steven Spielberg. Dopo un periodo di gavetta in altre serie tv, Zack Snyder, nel 2006, gli affida la parte dello spartano Stelios nel suo blockbuster “300”, ma è nel 2008 che avviene il lancio internazionale, grazie al meraviglioso “Hunger”, di Steve McQueen, film vincitore della Caméra d’Or per la miglior opera prima al 61° Festival di Cannes. Fassbender è l’attivista Bobby Sands, morto durante lo sciopero della fame del 1981 nella prigione di Long Kesh e per interpretare quel difficile ruolo, l’attore perde 18 kg in brevissimo tempo. La stampa lo acclama e ottiene un British Independent Film Award al Miglior attore, premio che riceve anche al Chicago International Film Festival.

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Nel 2009, Tarantino lo vuole sul set di “Bastardi senza gloria, nei panni del tenente britannico Archie Hicox. Il 2011 è il suo anno d’oro: interpreta Rochester in “Jane Eyre”, di Cary Fukunaga; Erik Lensherr/Magneto in “X-Men – L’Inizio”, diretto da Matthew Vaughn e prende parte a “Knockout – Resa dei conti”, di Steven Soderbergh. Nello stesso anno, due suoi film sono al Festival di Venezia: “A Dangerous Method”, di David Cronenberg e “Shame”, altro film di Steve McQueen dove Fassbender è Brandon Sullivan, un uomo d’affari dipendente dal sesso che gli vale la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile.

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Sorprendente è la sua performance nel ruolo dell’androide David in “Prometheus”, di Ridley Scott, del 2012, così il regista lo scrittura anche per il thriller “The Counselor – il procuratore”. Il 20 febbraio, lo vedremo in “12 anni schiavo”, terza collaborazione col geniale Steve McQueen, vincitore dell’ultimo Toronto International Film Festival e per il quale l’attore è stato candidato al Golden Globe come Miglior attore non protagonista (con ottime probabilità di vittoria). Quest'anno, lo vedremo anche in "X-Men – Giorni di un futuro passato", diretto da Bryan Singer, di nuovo nei panni di Magneto. E l’Oscar? Solo questione di tempo.

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