Gli 80 anni di Sophia Loren, la diva che tutto il mondo ci invidia
E’ la diva italiana più nota all’estero, nonché una delle attrici più amate della storia del cinema mondiale. Ha girato un centinaio di film, molti dei quali vere perle della settima arte, riuscendo ad imporsi, anche oltreoceano, nella stessa epoca di star come Marilyn Monroe, Elizabeth Taylor, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman. Nella sua lunga carriera ha vinto, praticamente, tutti i premi più importanti: due Oscar, un Golden Globe, un Leone D’Oro, la Coppa Volpi, la Palma d’Oro, un BAFTA, ben sei David di Donatello e due Nastri d’Argento. Indimenticabile è la sua performance nel film “La ciociara”, del suo grande amico Vittorio De Sica, che le valse il primo Oscar alla Migliore attrice, ma ancora oggi, ad 80 anni, il suo innato fascino e talento sono rimasti intatti e il suo mito incontrastato.
L’infanzia difficile a Pozzuoli e la partecipazione a Miss Italia
Sofia Villani Scicolone è nata il 20 settembre 1934 a Roma, da Romilda Villani, insegnante di pianoforte, e da Riccardo Scicolone, immobiliarista. Quest’ultimo, dopo la nascita di Sofia, rifiutò di sposare Romilda, e così la donna, dopo un periodo di crisi, si trasferì a Pozzuoli, dalla sua famiglia. Qui, durante la guerra, le condizioni economiche erano davvero precarie e così, quando Sofia compì 15 anni, la mamma decise di portarla a Roma, in cerca di successo. Bella ed avvenente, la giovanissima Sofia partecipò a Miss Italia, nel 1950, dove ottenne il titolo di Miss Eleganza, creato apposta per lei. In seguito, posò per alcuni fotoromanzi e lavorò in radio col celeberrimo Corrado, nella trasmissione “Rosso e nero”, fino alla svolta, avvenuta nel 1951, quando conosce il produttore Carlo Ponti (suo futuro marito), durante un concorso di bellezza. L’uomo le offrì subito un contratto di sette anni e il nome le fu cambiato, prima in Sofia Lazzaro e, poi, in Sophia Loren, dal suono più internazionale.
I primi film e il successo con Vittorio De Sica
Dopo alcuni parti minori come Sofia Lazzaro, tra il 1953 e 1954, la Loren era sul set con Alberto Sordi, nei panni di Cleopatra, nel film “Due notti con Cleopatra”, di Mario Mattioli. Sempre nel 1954 gira “Carosello napoletano”, di Ettore Giannini, “Un giorno in pretura”, di Steno, “Tempi nostri” con Totò ma il ruolo più importante di questo periodo della sua vita glielo offrì Vittorio De Sica nel film “L’Oro di Napoli”: la parte di Sofia la pizzaiola, che vendeva pizze a credito, tuttora, è uno dei personaggi più riusciti e celebri della sua carriera. Nello stesso anno gira anche “Peccato che sia una canaglia”, di Alessandro Blasetti, dove lavora per la prima volta con Marcello Mastroianni, formando il trio delle meraviglie con Vittorio De Sica. Nel 1955 i tre saranno sul set de “La bella mugnaia”, di Mario Camerini. Indimenticabile è il film girato sempre con De Sica e Tina Pica, diretto da Dino Risi, “Pane amore e…”, del 1955, dove la Loren è una pescivendola che tenta di sedurre il maresciallo Carotenuto (De Sica) affinchè la facesse restare nella sua casa in affitto. La scena del mambo ballato dalla Loren e De Sica è storica. Il primo ruolo drammatico importante, invece, risale al 1956, nel film “La donna del fiume”, di Mario Soldati, e intanto l’America si stava accorgendo di lei.
Le pellicole americane e il trionfo con “La ciociara”
A partire dal 1956, Sophia Loren prende parte a importanti produzioni statunitensi, recitando con i più grandi attori e attrici dell’epoca. E’ sul set de “Il ragazzo sul delfino”, di jean Negulesco, “Orgoglio e passione” con Frank Sinatra e Cary Grant, “Timbuctù” con John Wayne, “Il diavolo in calzoncini rosa” con Anthony Quinn e “Un marito per Cinzia”, ancora col bel Grant. Nel 1958, grazie al film “Orchidea Nera”, di Martin Ritt, vince il suo primo David di Donatello e la Coppa Volpi al Festival di Venezia. A soli 26 anni è già l’icona del cinema italiano nel mondo, ma è proprio nel 1961 che arriva il ruolo della sua vita. Vittorio De Sica la vuole come protagonista de “La ciociara”, prodotto dal marito Carlo Ponti. Non tutti sanno, forse, che il ruolo della compassata Cesira era stato offerto, in un primo momento ad Anna Magnani, mentre la Loren doveva essere sua figlia Rosetta e il regista George Cukor. La produzione decise, poi, di cambiare tutto il progetto. Il film, tratto dal romanzo di Alberto Moravia e ambientato durante il secondo conflitto mondiale, è pieno di scene ricche di pathos e commoventi, come quella dello stupro nella chiesa abbandonata o quella in cui Cesira sfoga la sua rabbia, per la violenza subita, cadendo a terra mentre piange in maniera straziante. Questa immensa performance valse alla Loren il premio Oscar, la Palma d’Oro a Cannes, il BAFTA, il David e il Nastro d’Argento, e il TIME le dedicò la copertina del numero di Aprile dello stesso anno. Ormai nota in tutto il mondo, la Loren si reca in Spagna per girare il colossal “El Cid”, dove interpreta il ruolo di Jimena, promessa sposa del condottiero El Cid Campeador, interpretato da Charlton Heston. Altri film di estremo successo, dello stesso periodo, sono “La baia di Napoli”, con Paul Newman, “Lady L” con Marlon Brando e “La contessa di Hong Kong”, al fianco di Charlie Chaplin.
Il fenomenale trio De Sica, Loren, Matroianni
Il successo di Sophia Loren diventa inarrestabile e i registi fanno a gare per averla nei proprio film. Lei, tuttavia, continua a preferire De Sica che la mette ancora alla prova col film “Ieri, oggi e domani”. La Loren interpreta ben 3 ruoli diversi: Adelina, Anna e Mara. La prima è una contrabbandiera napoletana che, per sfuggire al carcere, sforna figli in continuazione; la seconda è una donna milanese insoddisfatta che cerca consolazione in un rapporto extra-coniugale, mentre la terza è una prostituta romana che cercherà di sedurre un seminarista, ma poi lo aiuterà nel suo cammino spirituale. Come dimenticare lo spogliarello davanti ad un basito Marcello Mastroianni? Il film ottenne tantissimi premi e l’Oscar come Miglior film straniero, nel 1965. Nel 1964 gira anche “Matrimonio all’italiana”, sempre di De Sica, con Marcello Mastroianni, tratto dalla commedia “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo. Il personaggio della prostituta Filumena, che cerca di rifarsi una vita e di dare un futuro ai suoi tre figli, le valse una nomination agli Oscar. De Sica, Loren e Mastroianni collaborano ancora nel film “I girasoli”, che narra la storia d’amore tra Giovanna e Antonio, divisa dalla guerra.
Gli anni ’70 e “Una giornata particolare”
Con l’inizio degli anni ’70, la Loren gira film più leggeri come “La mortadella”, di Mario Monicelli, “La moglie del prete”, di Dino Risi e “Bianco, rosso e…”, di Alberto Lattuada, con Adriano Celentano. Nel 1977 il maestro Ettore Scola la vuole nel film “Una giornata particolare”, in coppia con Mastroianni. Sophia è Antonietta, madre di sei figli che non esce mai di casa, anche nel giorno della visita di Adolf Hitler nella capitale, il 3 maggio 1938. Il personaggio, carico di una disperazione che va oltre ogni conformismo fascista dell’epoca, è uno dei più belli e intensi della sua carriera e, infatti, le fa vincere il suo sesto David di Donatello.
I 17 giorni in carcere e la rinascita deli anni ‘90
Nel 1982, a seguito di vecchi problemi col fisco italiano, la Loren finisce in carcere con l’accusa di frode fiscale. L’attrice resta in cella, nel penitenziario di Caserta, per 17 giorni e, solo nel 2013, la Corte di Cassazione ha escluso qualsiasi responsabilità della Loren, attribuendole al suo commercialista. Nel 1991 arriva l’Oscar alla carriera, consegnatole dal suo grande amico e collega Gregory Peck. Tre anni dopo, Robert Altman la vuole per il suo film “Pret à porter”, dove, 30 anni dopo, ripete la scena dello spogliarello con Mastroianni di “Ieri, oggi e domani”. Nel 1999 è lei a gridare a Roberto Benigni di aver vinto l’Oscar come Miglior film straniero con “La vita è bella”.
Gli anni Duemila e le fiction televisive di successo
Nel 2002, l’attrice gira “Cuori estranei”, diretta dal figlio Edoardo Ponti e due anni dopo “Peperoni ripieni e pesci in faccia” di Lina Wertmuller, ma non hanno il seguito sperato. La diva ritroverà il successo con le fiction televisive “Francesca e Nunziata”, sempre di Lina Wertmuller, con Claudia Gerini e Raoul Bova e “La terra del ritorno” (2004), con Sabrina Ferilli. Nel 2009, dopo cinque anni di assenza dalle scene, torna alla ribalta nel musical “Nine”, di Rob Marshall. Il 4 maggio 2011, l'Academy di Los Angeles ha voluto celebrare la carriera dell'attrice italiana con una serata interamente dedicata a lei, con Billy Crystal, John Travolta, Christina Ricci, Joe Camp, Eva Mendes che hanno partecipato all’evento per ripercorrere insieme a lei la sua lunga carriera con documenti tratti dai suoi film al Samuel Goldwyn Theater di Beverly Hills. Nello stesso anno, doppierà anche il personaggio di Zia Topolino nel film d’animazione Disney-Pixar “Cars 2”. Nel 2013 ha girato “La voce umana”, diretta di nuovo dal figlio Edoardo Ponti e, recentemente, i suoi 80 anni sono stati festeggiati al Festival di Venezia, dove per l’occasione, è stata proiettata la copia restaurata del film “Una giornata particolare”.
L’amore eterno per Carlo Ponti e la vita a Ginevra
Amatissima e corteggiatissima dai divi più importanti del cinema, la Loren ha sempre e solo amato suo marito Carlo Ponti conosciuto, come dicevamo, a 15 anni, quando lui ne aveva ben 22 in più. Il rapporto tra i due fece molto scalpore dato che Ponti era già sposato e aveva due figli. I due si sposarono nel 1957, ma poiché il divorzio all’epoca non era legale nel nostro paese, e per evitare accuse di concubinato e bigamia, si trasferirono in Francia e qui si sposarono una seconda volta, dopo il divorzio di Ponti, nel 1966. La coppia ha avuto due figli: Carlo Jr. (1968) e Edoardo (1973). Dopo aver vissuto a Roma e in California, dal 2007 Sophia Loren vive a Ginevra, in Svizzera, e purtroppo nello stessa anno, Carlo Ponti muore, precisamente il 10 gennaio 2007.