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Ho cercato il tuo nome, Zac Efron reduce di guerra alla ricerca dell’amore

Zac Efron è maturato e pronto per il ruolo del soldato Logan Thibault, scampato alla morte grazie ad una foto di una donna trovata nella sabbia. Da allora il suo unico obiettivo è quello di conoscerla per ringraziarla. Ma l’amore è dietro l’angolo.
A cura di Ciro Brandi
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L’idolo delle teenagers Zac Efron ha messo su una ventina di chili di muscoli ed è pronto ad approdare di nuovo nelle sale, dal 25 aprile, con il suo film drammatico-sentimentale, “Ho cercato il tuo nome”, diretto da Scott Hicks, tratto dall’ennesimo romanzo di Nicholas Sparks. Quando parliamo di un film tratto dalle opere del famoso scrittore americano già sappiamo cosa aspettarci: un lui e una lei bellissimi, che vivono una stupenda storia d’amore, strappalacrime a livelli massimi, magari sullo sfondo di una tragedia, socialmente riconoscibile e coinvolgente. E’ successo già con “Dear John”, di Lasse Hallstrom, dove il soldato Channing Tatum scriveva lettere d’amore dal fronte alla sua bella, o in “Come un uragano”, con la tormentatissima storia d’amore e morte tra Richard Gere e Diane Lane. In “Ho cercato il tuo nome”, Efron è un reduce di guerra, totalmente trasformato nel fisico e in un ruolo per lui assolutamente inedito rispetto a tutti quelli interpretati finora. La pellicola farà sicuramente presa sulle ragazzine ma, a nostro avviso, è tutto già visto, trito e ritrito, almeno da quello che traspare dalle immagini del trailer.

La trama

Ho cercato il tuo nome

Il sergente dei Marines, Logan Thibault, torna a casa dopo tre missioni in Iraq. L’uomo è sopravvissuto miracolosamente a una granata per raccogliere la fotografia di una donna intravista nella sabbia. Dopo questo evento Logan tiene la foto con sè come portafortuna ed è deciso a trovare questa sconosciuta per saldare questo enorme debito di riconoscenza. Arrivato negli States, e grazie ad un particolare architettonico della foto, il sergente attraversa a piedi alcuni Stati, facendo vedere la ragazza (di nome Beth) a tutte le persone che incontra. Dopo averla trovata, inizia a lavorare al canile gestito dalla famiglia di lei, non dichiarando subito il motivo per il quale è arrivato fino a lì. Beth è una ragazza bellissima e sensibile, ha perso un fratello in guerra, è amatissima da una nonna saggia e guardinga, è madre di un bimbo e ha un ex marito sceriffo e alquanto prepotente. Ben presto la giovane s’innamorerà del bel sergente, ma l’ex marito farà di tutto per ostacolare il loro sentimento.

Il cast

Ho cercato il tuo nome - Zac Efron

Zac Efron è sicuramente maturato rispetto alla sue ultime esperienze (“Capodanno a New York”, “Segui il tuo cuore”) e affronta il primo vero ruolo serio e “adulto” della sua carriera, anche se nel trailer appare un tantino a disagio e fuori parte. Speriamo di ricrederci. La bella Beth ha il volto di Taylor Schilling, nota soprattutto per la serie tv “Mercy”, andata in onda dal 2009 al 2010 e nei suoi progetti c’è anche il nuovo film di Ben Affleck, “Argo”. Blythe Danner interpreta invece il ruolo della nonna di Beth, e molti di voi la ricorderanno sicuramente per aver preso parte alla sage di “Ti presento i miei”, al fianco di Robert De Niro, Dustin Hoffman e Ben Stiller, oltre ad aver vinto 2 Emmy per l’interpretazione di Isabelle “Izzy” Huffstodt nella serie “Huff”. Completano il cast: Riley Thomas Stewart, Jay R. Ferguson, Adam LeFevre, Robert Hayes, Joe Chrest, Russ Comegys e Sharon Morris.

La nostra recensione

Se state pensando che si tratti della solita storia d’amore vista e rivista migliaia di volte, ebbene si, avete ragione. Interessante lo spunto iniziale della foto trovata per caso e l’inserimento di elementi legati all’attualità come il riferimento al conflitto in Iraq, ma la trama e l’intreccio perdono man mano lo slancio iniziale e tutto si fa piatto e banale, senza alcuno scossone. La regia di Hicks è quanto mai patinata e fatta per un pubblico di giovanissime che andranno al cinema soltanto per vedere il sexy Efron maturato, muscoloso e in preda ad un raptus sessuale consumato sotto la doccia con la bella (e quasi soporifera) Taylor Schilling, mentre noi abbiamo apprezzato molto di più le performance di Riley Thomas Stewart e Blythe Danner, i quali danno un minimo di spessore all’intera pellicola. Qualcuno di voi se la sente di accompagnare la propria fidanzata, o moglie, al cinema? Se si, allora approfittate di qualche momento di distrazione per infilarvi nella sala dove danno “The Avengers”.

Voto: 3

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