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I 55 anni di Claudio Amendola: dai Vanzina a “I Cesaroni” fino al sogno realizzato della regia

Il figlio d’arte e sex symbol amatissimo dalle donne, il 16 febbraio, compie 55 anni. Claudio Amendola nella sua carriera ha girato circa 42 pellicole per il grande schermo e 25 tra serie e film tv, esplodendo con Carlo Vanzina e Marco Risi e diventando una vera e propria star con “I Cesaroni”, serie in cui interpreta il ruolo del capofamiglia Giulio. Nel corso del 2018, lo vedremo nuovamente nelle sale con “Hotel Gagarin”, per la regia di Simone Spada.
A cura di Ciro Brandi
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Il figlio d’arte più sexy del cinema e della televisione italiani, il 16 febbraio, compie 55 anni. Claudio Amendola nella sua lunga carriera, iniziata in televisione quando aveva circa 19 anni, ha girato circa 42 pellicole per il grande schermo mentre in tv ha preso parte a 25 tra serie e film, tutti con un successo strepitoso di pubblico. Dal 2006 al 2014, è stato il mattatore de “I Cesaroni”, in cui interpretava il ruolo del capofamiglia Giulio Cesaroni e, sempre nel 2014, ha realizzato il suo sogno, cioè quello di esordire alla regia con il film “La mossa del pinguino”, esperienza ripetuta nel 2017 con “Il permesso – 48 ore fuori”.

Le commedie con Carlo Vanzina

Figlio della coppia Ferruccio Amendola e Rita Savagnone, l’attore, dopo un’adolescenza alquanto turbolenta e ribelle e aver lavorato come commesso e manovale, esordisce in televisione nella miniserie “Storie d’amore e d’amicizia”, di Franco Rossi, nel ruolo del pugile ebreo Rino Sonnino. Grazie alla sua fisicità e al suo aspetto da macho, riesce subito a bucare lo schermo. Infatti, anche il cinema si accorge di lui e, nel 1983, è nelle sale con “Lontano da dove”, diretto da Stefania Casini e Francesca Marciano, ma è con i film di Carlo Vanzina “Vacanze di Natale”(1983), “Amarsi un po’”(1984) e “Vacanze in America”(1984) che riesce a farsi conoscere ancora di più e a diventare sempre più richiesto, non solo per le commedie.

La svolta con Marco Risi

Mauro Bolognini lo vuole nei panni del gondoliere Bernardo nell’erotico “La venexiana”, ma la vera svolta della sua carriera avviene con i film “Soldati 365 all’alba”(1987) e “Mery per sempre”(1989), di Marco Risi, che gli offre due ruoli particolarmente drammatici. Da quel momento si dividerà tra cinema e televisione, prendendo parte alle miniserie “L’ombra nera del Vesuvio”(1987), “Professione vacanze”(1987), “Little Roma”(1987) e “Felipe ha gli occhi azzurri”(1991-1993). Al cinema, invece, gira “Il viaggio di Capitan Fracassa”(1990), di Ettore Scola; “Ultrà”(1991) e “La scorta”(1993), di Ricky Tognazzi e “Un’altra vita”(1992), del grande Carlo Mazzacurati, che gli regala un David di Donatello come Miglior attore non protagonista. La carriera al cinema continua con “I mitici – Colpo gobbo a Milano” ed entra nel cast della produzione internazionale “La regina Margot”(1994), di Patrice Chéreau.

Le serie tv di successo

Torna nei panni di un poliziotto nel film di Giulio Base “Poliziotti”(1995) mentre Marco Tullio Giordana gli offre il ruolo di Trepalle in “Pasolini, un delitto italiano”, seguito dalle pellicole sul terrorismo “La mia generazione” (1996) di Wilma Labate e da “Le mani forti” (1997), opera prima di Franco Bernini. Proprio su questi set, s’innamorerà di Francesca Neri, con la quale, nel 1999, avrà il suo terzo figlio, Rocco, dopo Alessia e Giulia avute quando era molto giovane da Marina Grande. In tv lo vedremo nelle serie “Squadra Mobile”(1997), “Scomparsi” (1999) e “L'impero”(2000), mentre al cinema avrà ancora ruoli da duro in “Altri uomini”(1997), di Claudio Bonivento;  “Santo Stefano”(1998) per la regia di Angelo Pasquini  e “Il partigiano Johnny” (2000), di Guido Chiesa. Successivamente, Paolo Virzì lo assolda per “Caterina va in città”(2003), affiancandolo a Margherita Buy e Sergio Castellitto mentre Sergio Citti lo vuole nel ruolo del fotomodello Serpente in “Fratella e sorello” e conduce anche il programma “Amore mio (diciamo così)”, su Rai Uno.

"Il ritorno del Monnezza", "I Cesaroni" e l'esordio alla regia

Nel 2005, torna a lavorare con Carlo Vanzina nei panni di Rocky Giraldi ne “Il ritorno del Monnezza”  ed è in veste di produttore del film “Melissa P.” (2005). Dal 2006, inizia l’avventura de “I Cesaroni”, fino al 2014, con un successo di pubblico clamoroso. Solo nel 2010 tornerà sul grande schermo con il dramma “La fisica dell’acqua”, di Felice Farina, mentre in tv sarà anche nelle serie “Tutti per Bruno”(2010); “Dov’è mia figlia”(2011) e “Zio Gianni”(2014). Nel 2013 torna al cinema con “Cha cha cha”, di Marco Risi e nel 2014 esordisce alla regia con la commedia “La mossa del pinguino”, con protagonisti Edoardo Leo, Ricky Memphis, Ennio Fantastichini e Antonello Fassari, portando a casa 3 candidature ai Nastri d’Argento. Sarà lo stesso Leo a volerlo nel cast del pluripremiato “Noi e la Giulia”, del 2015) mentre Stefano Sollima gli affiderà il ruolo di Samurai in “Suburra”, che gli vale una candidatura come Migliore attore non protagonista ai Nastri d’Argento.

Gli ultimi film e i progetti futuri

Nel 2015, è in televisione in veste di opinionista della trasmissione “Grande Fratello” mentre l’anno dopo è uno dei giurati di “Pequeños gigantes” e “Tale e Quale Show”. In televisione è il Maresciallo Marco Serra nella miniserie “Lampedusa – Dall’orizzonte in poi” e nel 2017 gira e interpreta il dramma “Il permesso – 48 ore fuori”, con Luca Argentero. Lo scorso dicembre, è stato nelle sale con la commedia “Come un gatto in tangenziale”, di Riccardo Milani e, nel corso del 2018, lo vedremo nel film “Hotel Gagarin”, per la regia di Simone Spada.

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