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In Ghost Rider Cage è (ri)posseduto dallo Spirito della vendetta

Johnny Blaze è tornato e stavolta dovrà sottostare ad un duro compromesso: proteggere un bambino per un motivo apparentemente sconosciuto, in cambio della liberazione dalla maledizione che lo attanaglia.
A cura di Ciro Brandi
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La pellicola, diretta da Mark Neveldine e Brian Taylor, basata sul famoso personaggio dei fumetti Marvel Comics, creato da Gary Friedrich, Michael Ploog e Roy Thomas, esce a distanza di quasi cinque anni dal primo capitolo, intitolato semplicemente “Ghost Rider”. Il cast è totalmente cambiato, ad eccezione del protagonista Nicolas Cage e anche l’ambientazione è diversa (siamo in Europa e non più in Australia). “Ghost Rider – Spirito della vendetta” è uscito nelle sale americane il 17 febbraio scorso, mentre da noi è possibile vederlo dal 23 marzo. Sarà disponibile anche in 3D.

La trama

Nicolas Cage in Ghost Rider 2

Johnny Blaze (Nicolas Cage) si è ormai allontanato dal resto del mondo in maniera tale da riuscire a controllare lo spirito della vendetta. Un giorno incontra Moreau (Idris Elba), un monaco appartenente all'Ordine Monastico di Michele, il quale ha bisogno dei suoi poteri per rintracciare una donna di nome Nadya (Violante Placido) e suo figlio Danny (Fergus Ryordan), che deve essere protetto a ogni costo per un motivo sconosciuto. Blaze afferma, tuttavia, di non voler proteggere il bambino e così Moreau gli propone un accordo: in cambio dei servigi di Ghost Rider, Moreau e il suo ordine faranno in modo che Blaze riesca a liberarsi dalla maledizione. L’eroe accetta e, dopo essersi trasformato, si dirige alla ricerca dei due. Questi, intanto, vengono attaccati da un gruppo di mercenari capitanati da Carrigan (Johnny Withworth). Ghost Rider interviene sul posto ma viene atterrato dai violenti colpi delle armi di Carrigan dei suoi scagnozzi, e poco dopo, riescono a fuggire portando con loro il bambino. Il mattino dopo, Blaze si risveglia in ospedale e scopre che a portarlo lì è stata Nadya. La donna non sa ancora se fidarsi di Johnny, ma decide lo stesso di portarlo con sé, ritenendolo l'unico in grado di rintracciare e recuperare il figlio.

Il cast

Ghost Rider

Nicolas Cage torna nei panni infuocati dell’eroe più inquietante e inquieto della Marvel. L’attore, dal 2000 in poi, ha girato pellicole molto diverse tra loro, e non tutte hanno portato buoni risultati. Nel 2003 è nei panni dello sceneggiatore Charlie Kaufman ne “Il ladro di orchidee” di Spike Jonze e l’anno successivo gira “Il genio della truffa” diretto da Ridley Scott. Ha ottenuto grandissimo successo con la pellicola “Il mistero dei templari” e “World Trade Center”, nel 2006, basato sui drammatici eventi dell’11 settembre, mentre fa flop con il lentissimo e noioso “The Weather Man” (2005).E’ nominato per ben 4 volte ai Razzie Awards per le sue interpretazioni nei film “Il mistero delle pagine perdute”, “Il prescelto”, “Ghost Rider” e “Next”. Tuttavia si rifà nel 2009 con il blockbuster “Segnali dal futuro”. I suoi ultimi film sono “L’apprendista stregone”, prodotto dalla Disney, “Kick Ass”, “Drive Angry”, “Trespass” di Joel Schumacher e “Solo per vendetta” di Roger Donaldson. Johnny Withworth è stato presenza fissa della serie tv “CSI: Miami” e l’abbiamo visto anche recitare in “Limitless” con Robert De Niro e Bradley Cooper. La nostra Violante Placido invece ci ha provato gusto e, dopo “The American” al fianco di George Clooney, è stata scelta per questa grande produzione internazionale. Il grande Idris Elba è invece la star della serie tv “Luther” e dopo “Thor” (2011), lo rivedremo in “Prometheus” di Ridley Scott.

La nostra recensione

Cominciamo subito dicendo che la regia di Mark Neveldine e Brina Taylor vi farà girare la testa. Pur di sorprendere lo spettatore, i due inventano tecniche registiche al limite dell’acrobatico e dell’improbabile, totalmente fuori da qualsiasi schema predefinito e aiutati da un 3D spaventoso. Dopo tanta azione, combattimenti, inseguimenti, ci accorgiamo però che la sceneggiatura è totalmente inesistente e che gli attori (Cage in primis) sono assolutamente fuori parte, che diventano quasi caricature. Violante Placido e Idris Elba sono sacrificati per dare maggior rilievo agli effetti speciali che coinvolgono le avventure di Blaze, il cui comportamento, in molte scene, ci fa quasi sorridere, e pure stiamo parlando di un eroe che ha alle spalle una storia alquanto drammatica, sospesa tra libero arbitrio e accettazione del proprio destino, e un aspetto tutt’altro che divertente. Il fattore che ha suscitato in noi un certo interesse è che questo film è una sorta di ibrido tra sequel e reboot, nel senso che anche se si tratta del sequel del primo capitolo del 2007, la storia del personaggio è stata leggermente riscritta per dare una maggiore adesione con la storia del fumetto. Quindi, se nel primo film Blaze firma il patto col Diavolo per uno stupido raggiro di Satana (l’eroe si taglia per sbaglio e quindi firma la pergamena col sangue), adesso Blaze è pienamente consapevole della sua scelta. E’ indubbiamente un personaggio molto affascinante ma, secondo noi, è stato ripreso e trattato male sia nel 2007 che nel 2012. L’impatto visivo è molto importante, ma non dovrebbe essere l’obiettivo primario in questo tipo di produzioni.

Voto: 5-

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