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Michele Placido compie 70 anni: auguri al divo de “La piovra” e “Romanzo criminale”

E’ uno dei pilastri assoluti del cinema e della televisione del nostro Paese. Michele Placido – 70 anni il 19 maggio – è stato il protagonista di 83 film, 30 tra serie e film tv e ha girato 12 film da regista, facendosi conoscere e apprezzare anche all’estero, diventato un vero e proprio modello e maestro. Inarrestabile stacanovista, Placido è già al lavoro al suo nuovo film, “7 minuti”, con un cast stellare.
A cura di Ciro Brandi
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Michele Placido è uno dei pilastri assoluti del cinema e della televisione del nostro Paese. Il 19 maggio compie 70 anni e nella sua lunghissima carriera è stato il protagonista di 83 film, 30 tra serie e film tv e ha girato 12 film da regista, facendosi conoscere e apprezzare anche all’estero, diventato un vero e proprio modello e maestro del cinema. Pellicole come “Romanzo popolare”, “Ernesto”, “Lulù”, “Mery per sempre”, “Giovanni Falcone”, “Baarìa” poi le fiction “La piovra”, “Assunta Spina”, “L’ultimo padrino” e film da regista tra cui “Romanzo criminale”, “Ovunque sei”, “Vallanzasca – Gli angeli del male” gli hanno fatto portare a casa l’Orso d’Argento come Miglior attore e 4 David di Donatello.

I film con i grandi maestri

Placido nasce ad Ascoli Satriano ed è il terzo di otto fratelli. A 18 anni, dopo aver studiato a Foggia, si trasferisce a Roma ed entra in polizia. Tuttavia, la sua passione per la recitazione è molto più forte e decide d’iscriversi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, debuttando a teatro, nel 1970 con l’”Orlando Furioso”, diretto da Luca Ronconi. Successivamente, riesce ad entrare nel cast dello sceneggiato “Joe Petrosino” e del film per la televisione “Il picciotto”(1973), di Alberto Negrin. Il passaggio al grande schermo era d’obbligo e, infatti, l’esordio avviene nel 1972 con “Il caso Pisciotta”(1972) di Eriprando Visconti, seguito da “Mia moglie, un corpo per l’amore”(1972), di Mario Imperolio, “Mio Dio, come sono caduta in basso”(1974), diretto da Luigi Comencini, “Romanzo popolare”(1974), del grande Mario Monicelli e “Marcia trionfale”(1976) di Marco Bellocchio. La collaborazione con grandi registi continua con “L’Agnese va a morire”(1976) di Giuliano Montaldo, “Kleinhoff Hotel”(1977) di Carlo Lizzani, la commedia “Casotto”(1977), di Sergio Citti, “Ernesto”(1979) di Salvatore Samperi, “Un uomo in ginocchio”(1979) di Damiano Damiani e “Il prato”(1979) dei fratelli Taviani. Dalla moglie Simonetta Stefanelli, ha avuto i figli Violante (1976), Michelangelo (1989) e Brenno (1991). Nel 1988, ha avuto un quarto figlio da un legame extra con Virginie Alexandre, da cui è nato Inigo.

Il successo de "La piovra" e l'esordio alla regia

All’inizio degli anni ’80 torna a lavorare con Marco Bellocchio in “Salto nel vuoto” e inizia a farsi apprezzare all’estero con i film “Lulù”(1980) e “Ars Amandi – L’arte di amare”(1983), diretti da Walerian Borowczyk. Nel 1984, il successo lo travolge grazie al ruolo del commissario di Polizia Corrado Cattani nella serie tv “La piovra”, di Damiano Damiani, che è continuato fino al 1989 con “La piovra 2”, “La piovra 3” e “La piovra 4”. La sua carriera continua a gonfie vele con il film di “Mery per sempre”(1989) e, l’anno dopo, esordisce anche alla regia con il dramma “Pummarò”, presentato nella sezione Un Certain Regard del 43º Festival di Cannes e incentrato sui problemi legati all’integrazione sociale degli immigrati nel nostro Paese. Nel 1992, invece, gira “Le amiche del cuore”, con Asia Argento e Claudia Pandolfi. In seguito, si dedicherà, come attore, a grandi film complessi come “Giovanni Falcone”(1993), di Giuseppe Ferrara, “Lamerica”(1994) per la regia di Gianni Amelio e gira e interpreta “Un eroe borghese”(1995), tratto dal romanzo omonimo di Corrado Stajano, incentrato sulla storia reale dell’avvocato Giorgio Ambrosoli. Gli anni ’90 si chiudono con “La lupa”(1996), diretto da Gabriele Lavia, “Panni sporchi”(1999) di Mario Monicelli, “La balia”(1999) di Marco Bellocchio e “Un uomo perbene”, diretto da Maurizio Zaccaro (1999), che lo vede nei panni di Enzo Tortora.

"Ovunque sei" e "Romanzo criminale"

Nel 2000, gira la commedia “Liberate i pesci!”, di Cristina Comencini, accanto a Laura Morante, mentre nel 2002, continua il suo viaggio alla regia con “Un viaggio chiamato amore”, in cui racconta la tormentata storia d'amore tra la scrittrice Sibilla Aleramo e il poeta Dino Campana, interpretati da Laura Morante e Stefano Accorsi. Nel 2004, gira “Ovunque sei”, sempre con Stefano Accorsi, affiancato da Violante Placido, ma la critica non apprezza. Si rifarà alla grande con “Romanzo criminale”, nel 2005, tratto dall'omonimo romanzo del 2002, scritto da Giancarlo De Cataldo.La pellicola, ispirata alla storia della banda della Magliana, vede nel cast Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Stefano Accorsi e Riccardo Scamarcio. Il successo è clamoroso e il film riesce a vincere 8 David di Donatello e 5 Nastri d'Argento. Nel 2006 è sul set de “Il caimano”, di Nanni Moretti e de “La sconosciuta” di Giuseppe Tornatore. Placido tirerà un sospiro di sollievo con la commedia “2061 – Un anno eccezionale”(2007) di Carlo Vanzina, per poi tornare a lavorare con Tornatore in “Baarìa”(2009). Nello stesso anno, gira “Il grande sogno”, incentrato sulle contestazioni studentesche del '68 e prende parte alla commedia “Oggi sposi”, di Luca Lucini.

"Vallanzasca – Gli angeli del male" e le commedie

Giovanni Veronesi lo vuole per le commedia “Genitori & Figli – Agitare bene prima dell’uso”(2010) e “Manuale d’amore 3”(2011), mentre con Neri Parenti girerà il meno fortunato “Amici miei – Come tutto ebbe inizio”. Nel 2010 gira anche “Vallanzasca – Gli angeli del male”, basato sulla vita del criminale milanese Renato Vallanzasca, interpretato da Kim Rossi Stuart, e presentato al festival di Venezia. Accompagnato da molte polemiche, il film viene accolto bene dal pubblico, il che fomenta lo spirito da regista di Placido, che girerà, nel 2012, “Il cecchino”, con Mathieu Kassovitz e Daniel Auteuil come protagonisti. Sempre nel 2012, gira “Viva l’Italia” di Massimiliano Bruno e “Itaker – Vietato agli italiani”, di Toni Trupia, mentre l’anno dopo, Alessandro Gassmann lo vuole in “Razzabastarda”, esordio alla regia del figlio d’arte e gira anche i film tv “Volare – La grande storia di Domenico Modugno”, per la regia di Riccardo Milani e “Trilussa – Storia d'amore e di poesia”, di Lodovico Gasperini. Sempre nel 2012, ha sposato Federica Vincenti – di 37 anni più giovane di lui – e dalla quale ha avuto il figlio Gabriele, nel 2006.

Gli ultimi film e "7 minuti"

Negli ultimi due anni, Placido è apparso nella serie “In Treatment”(2014) di Saverio Costanzo e nel film tv “Questo è il mio paese”(2015) di Michele Soavi. Ha girato il drammatico “La scelta”(2015) con Raoul Bova e Ambra Angiolini ed è stato uno dei protagonisti di “Io che amo solo te”(2015) di Marco Ponti. Attualmente, è al lavoro su “7 minuti”, il suo nuovo film da regista, con Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Fiorella Mannoia, Maria Nazionale, Violante Placido e Ottavia Piccolo.

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