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Caso abusi e molestie Harvey Weinstein

Tarantino sull’incidente a Uma Thurman: “Errore orribile”. Lei: “Weinstein vero responsabile”

Il regista fa mea culpa per la scena pericolosa di Kill Bll: Vol. 2 in cui l’attrice rischiò la vita. La Thurman, però, rivela come sia stato proprio Tarantino a fornirle il video e addita i veri responsabili dell’insabbiamento: Harvey Weinstein e i produttori Lawrence Bender e E. Bennett Walsh.
A cura di Valeria Morini
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Quentin Tarantino fa mea culpa, dopo le accuse di Uma Thurman che ha svelato come un incidente avvenuto sul set di "Kill Bill: Vol. 2", avrebbe potuto essere per lei fatale. L'attrice fu spinta dal regista a recitare senza controfigura, in una scena in cui guidava un’automobile ad alta velocità: una sequenza a dir poco pericolosa che si risolse in uno scontro del mezzo contro un albero e nel ferimento della Thurman al collo e alle ginocchia, con conseguenze fisiche che si protraggono ancora oggi. In una intervista a Deadline, Tarantino ha ammesso le sue colpe e ha definito quell'episodio come "uno dei più grandi rammarichi" della sua vita:

Dissi a Uma che sarebbe andato tutto bene, che la strada era dritta e sicura. Ma non lo era. Ho sbagliato. Non l’ho costretta a salire in macchina, ma lei accettò perché si fidava ciecamente di me. È uno dei più grandi rammarichi della mia vita, uno degli errori più orribili. Quando ho provato la scena ho pensato che ce l'avrebbe potuta fare, non sarebbe stato un problema. Sono andato nel suo camerino, c'era anche la sua truccatrice Ilona Herman. Non ero certo arrabbiato, ero sorridente e ho cercato di incoraggiarla. L'incidente ha deteriorato il rapporto tra me e Uma per i tre anni successivi. Abbiamo continuato a parlarci, ma si era rotto qualcosa.

Uma Thurman perdona Tarantino, ha fornito lui il video

L'incidente è stato svelato con una prova video fornita dalla stessa Thurman. La scena in questione è quella in cui la protagonista di "Kill Bill", la "Sposa" Beatrix Kiddo, percorre a folle velocità una strada sterrata in Messico. Sarebbe stato proprio Quentin Tarantino a fornire all'attrice il filmato, come ha spiegato lei stessa su Instagram nelle ore in cui veniva pubblicata l'intervista al regista: "Le circostanze di questo evento sono state negligenti fino alla criminalità, ma non credo ci fossero intenti maliziosi. Quentin Tarantino è profondamente dispiaciuto e ha ancora il rimorso per questo triste evento. Mi ha dato il filmato anni dopo, dandomi la possibilità di renderlo pubblico benché probabilmente non potrà mai essere fatta la giustizia. Lo ha fatto con la piena consapevolezza che questo avrebbe potuto causargli danni personali. Sono orgogliosa di lui per il suo coraggio, perché ha fatto la cosa giusta".

I veri colpevoli sarebbero Weinstein e altri produttori

Insomma, Uma Thurman ha assolto in sostanza Tarantino, cui è legata da un lungo rapporto di amicizia (pare che in passato ci sia stata anche una relazione tra loro). Non meriterebbero comprensione, invece, coloro che hanno coperto il fatto negli anni seguenti. Per tutto questo tempo, infatti (il film è uscito nel 2004), i produttori delle aziende Miramax e A Band Apart avrebbero impedito la pubblicazione del video in questione.

È l'INSABBIAMENTO dopo il fatto a essere IMPERDONABILE. Per questo ritengo Lawrence Bender, E. Bennett Walsh e il famigerato Harvey Weinstein gli unici responsabili. Hanno mentito, hanno distrutto prove e continuano a mentire sul danno permanente che hanno causato e poi deciso di nascondere. L'insabbiamento aveva un intento malevolo e la vergogna su questi tre sarà eterna. La CAA (la Creative Artists Agency, società che rappresenta le celebrity, ndr) non ha mai mandato nessuno in Messico. Spero che si prendano cura degli altri clienti con più rispetto, se vogliono fare il lavoro per cui sono pagati con un minimo di decenza.

Le accuse di aggressione a Harvey Weinstein

Queste rivelazioni non sono le uniche dell'attrice contro Harvey Weinstein, accusato inoltre da Uma Thurman di aggressione. L'attrice è solo l'ultima in ordine di tempo ad aver rivelato presunti abusi subiti dal produttore che fondò Miramax, al centro di uno scandalo gigantesco in cui sono circa cento attrici, modelle e lavoratrici dello spettacolo ad averlo denunciato. "Mi spinse a terra e cerco di mettersi sopra di me e di svestirsi", ha spiegato la Thurman, descrivendo la scena avvenuta in una camera d'hotel a Londra. "Fece molte cose sgradevoli, ma non insistette più di tanto e non mi costrinse. Mi sentivo come un animale che si contorce per liberarsi, come una lucertola". Lo stesso Quentin Tarantino ammise, all'indomani delle rivelazioni sul produttore, di avere sempre saputo: "Sapevo abbastanza da fare di più di ciò che ho fatto. Non erano cose riferite. Sapevo di almeno un paio di questi episodi direttamente. Avrei voluto prendermi la responsabilità di quanto avevo saputo e se lo avessi fatto avrei dovuto smettere di lavorare con lui". Tra quegli episodi di cui era a conoscenza, probabilmente, c'era proprio quello relativo alla Thurman.

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