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Oscar 2018

Frances McDormand, l’antidiva che punta dritto al suo secondo Oscar

Grazie a “Tre manifesti ad Ebbing, Missouri” sta collezionando premi su premi ma Francis McDormand, moglie di Joel Coen e antidiva per antonomasia, ha iniziato a lavorare nel 1984, vincendo un Oscar per il cult “Fargo” e arrivando a girare 43 pellicole. Il 4 marzo, sapremo se l’Academy la premierà ancora come Migliore attrice protagonista, fecendole fare il bis.
A cura di Ciro Brandi
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L’aspetto è quello dell’antidiva per antonomasia “alla Meryl Streep”, per intenderci, eppure il suo talento e l’immenso carisma non sono mai passati inosservati e, anzi, le hanno permesso di collezionare una valanga di premi, tra cui un Oscar per “Fargo”. Frances McDormand sta facendo parlare di sè il mondo intero grazie alla pellicola “Tre manifesti ad Ebbing, Missouri”, candidata a 7 Oscar, incluso quello alla Migliore attrice protagonista. L’attrice, per il ruolo della coraggiosa Mildred Hayes ha già conquistato il Golden Globe e il SAG Award e sembra essere la favorita anche dall’Academy. La sua storia cinematografica, però, inizia nel 1984 e negli anni ha collezionato ben 5 nomination agli Oscar e 7 ai Golden Globe, arrivando a girare circa 43 film.

L’esordio al cinema col marito Joel Coen

L’attrice è nata a Chicago nel 1957 ed è figlia adottiva di un pastore protestante della congregazione dei “Discepoli di Cristo”. Proprio per la vocazione di suo padre, la McDormand ha vissuto in svariate città degli Stati Uniti, diplomandosi a Pittsburgh, in Pennsylvania, nel 1975. Proprio durante il liceo, si appassiona alla recitazione e, dopo la maturità s’iscrive al Bethany College, in West Virginia, dove consegue il baccalaureato in teatro. Nel 1982, consegue anche un master in Arte Drammatica all’Università di Yale, dove fa amicizia con la collega Holly Hunter. Il debutto a teatro avviene a Trinidad e a Tobago, con una pièce del poeta Derek Walcott mentre al cinema esordisce nel dramma “Blood Simple – Sangue facile”, di Joel Coen, che diventerà anche suo marito.

L’Oscar per il cult “Fargo”

Nel 1985, è sul set di “Crimewave”, di Sam Raimi ed è nel cast del film tv “Scandal Sheet”. L’anno dopo, compare nella serie tv “Ai confini della realtà” mentre nel 1987 gira “Arizona Junior”, diretta sempre dal marito Joel Coen e la serie per la televisione “Un detective in gamba”. Alan Parker la vuole nel suo “Mississippi Burning – Le radici dell’odio”, dove recita accanto a Gene Hackman e Willem Dafoe, portando a casa le nomination come Migliore attrice non protagonista ai Golden Glob e agli Oscar. Gira ancora con Sam Raimi il thriller-horror “Darkman”(1990) e, nello stesso anno, la vedremo ne “L’agenda nascosta” di Ken Loach e “Crocevia della morte”, di Joel Coen. La carriera al cinema prosegue con titoli come “America oggi”(1993), di Robert Altman, che le regalerà un Golden Globe Speciale; “Oltre Rangoon”(1995), per la regia di John Boorman e “Palookaville”, diretto da Alan Taylor ma è nel 1996 che arriva la svolta. Il marito Joel  le cuce addosso il ruolo del capo della polizia locale, al settimo mese di gravidanza, Marge Gunderson, protagonista del cult “Fargo”(1996), facendole vincere l’Oscar come Migliore attrice protagonista e altre decine di premi in giro per il mondo.

Le nomination per “Quasi famosi” e “North Country”

Sempre nel 1996, la McDormand è in “Schegge di paura”, di Gregory Hoblit e in “Stella solitaria”, diretto da John Sayles. Il nuovo millennio, invece, si apre con “Wonder Boys”(2000), di Curtis Hanson e “Quasi famosi”(2000), per la regia di Cameron Crowe, che le regalerà un’altra nomination come Migliore attrice non protagonista agli Oscar e ai Golden Globe e sarà sempre suo marito Joel Coen a dirigerla in “L’uomo che non c’era”(2001). Successivamente, passerà con estrema dimestichezza da un genere all’altro con i film “Colpevole d’omicidio”(2002), di Michael Caton-Jones; “Tutto può succedere”(2003), di Nancy Meyers e “North Country – Storia di Josey”(2005), di Niki Caro, per cui riceve ancora la doppia nomination agli Oscar e ai Golden Globe.

Gli ultimi film e il doppiaggio di film d’animazione

Dopo il fantasy futuristico “Aeon Flux – Il futuro ha inizio”(2005), con Charlize Theron, la McDormand è in “Burn After Reading – A prova di spia”(2008), di Joel Coen, ricevendo la candidatura ai Golden Globe, e poi la vedremo in “This Mus Be The Place”(2011), di Paolo Sorrentino; “Transformers 3”(2011), diretto da Michael Bay e “Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore”(2012), di Wes Anderson. L’attrice è nota anche come doppiatrice in film d’animazione come “Madagascar 3 – Ricercati in Europa”(2012), dove presta la voce al personaggio del capitano Chantal DuBois e “Il viaggio di Arlo”(2015), come voce di Mami Ida. Gli ultimi film del suo lungo curriculum sono “Promised Land”(2012), di Gus Van Sant; “Ave, Cesare!”(2016), di fratelli Coen . Non ci resta che aspettare il prossimo 4 marzo per vedere se riuscirà a fare il bis agli Oscar.

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