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Francesco Mandelli non è più “Nongio”, oggi compie 40 anni

L’esordio in tv risale al 1998 quando debuttò su MTV nel programma “Tokusho” e fu soprannominato “Nongio” da Andrea Pezzi. Da allora, Francesco Mandelli – 40 anni il 3 aprile – ha girato 14 film, condotto decine di altre trasmissioni, portato al successo la serie e i film “I soliti idioti”, con Fabrizio Biggio e, dal 4 aprile, avremo modo di apprezzarlo come regista unico della pellicola “Bene ma non benissimo”.
A cura di Ciro Brandi
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Tutto è iniziato nel 1998, quando ha debuttato nel programma di MTV “Tokusho” e fu soprannominato “Nongio” da Andrea Pezzi. Da allora, Francesco Mandelli – 40 anni il 3 aprile – ha girato 14 film, condotto decine di altre trasmissioni, portato al successo la serie e i film “I soliti idioti”, con Fabrizio Biggio e, dal 4 aprile, avremo modo di apprezzarlo come regista unico di “Bene ma non benissimo”, storia di bullismo a lieto fine.

L’esordio di Nongio su MTV

Mandelli è nato a Erba, in provincia di Como, ma ha trascorso la sua adolescenza ad Osnago, in provincia di Lecco. Dopo il diploma al Liceo Scientifico Maria Gaetana Agnesi, di Merate, inizia ad appassionarsi al mondo dello spettacolo e a presentarsi a svariati provini. Nel 1998, uno di questi va alla grande e lo porta a condurre il programma “Tokusho”, su MTV Italia, accanto ad Andrea Pezzi. Sarà proprio il co-conduttore a soprannominarlo “Nongiovane”, quindi “Nongio”. Nel 1999 esordisce anche al cinema nella commedia “Tutti gli uomini del deficiente”, diretta da Paolo Costella e, l’anno successivo, entra a far parte del gruppo musicale degli Orange, di cui è voce e chitarra.

I cinepanettoni e “Non perdiamoci di vista”

In seguito, Mandelli condurrà trasmissioni come “MTV Select”, “MTV Mad”, “Roma Live”, “Videoclash”, “Sushi” e “MTV en Cuba”, tornando al cinema nel 2003 col film “Ora o mai più”, di Lucio Pellegrini. Il suo volto diventa sempre più noto sul grande schermo e Mandelli riesce ad entrare nei cast di “Manuale d’amore”(2005), del regista Giovanni Veronesi; “Natale a Miami”(2005) e “Natale a New York”(2006), di Neri Parenti e “Generazione 1000 euro”(2009), diretto da Massimo Venier. Nel frattempo, Nel 2008, è in televisione, con Paola Cortellesi e Rocco Tanica, nel programma "Non perdiamoci di vista" su Rai 3, ma nonostante le buone critiche, il programma ha bassi ascolti e termina prima.

Il successo de “I soliti idioti”, dalla sitcom ai film

Molto più successo avrà la sitcom “I soliti idioti”, andata in onda su MTV dal 2009 al 2012, in cui Mandelli e Fabrizio Biggio propongono personaggi al limite del surreale, capitanati dall’anziano e benestante Ruggero De Ceglie e suo figlio Gianluca, in perenne combutta tra loro e col mondo circostante. Nata per rendere omaggio alla commedia italiana degli anni ’50 e ’60, la sitcom tratta luoghi comuni e temi di rilevanza sociale con estrema goliardia, facendo satira molto moderna e questo ha attratto tantissimi giovani spettatori. I personaggi della sitcom diventano anche protagonisti di due film – “I soliti idioti – Il film”(2011) e “I 2 soliti idioti”(2012), di Enrico Lando – che hanno un ottimo successo al botteghino. Tra 2010 e 2012, Mandelli è anche nel ruolo di Luca Serino nella serie tv “Squadra antimafia – Palermo Oggi” mentre nel 2013 diventa protagonista della commedia “Pazze di me”, di Fausto Brizzi ed è nel cast di “Colpi di fortuna”, diretto da Neri Parenti. Nel 2014 è sul palco del Festival di Sanremo in coppia con Biggio col brano “Vita d’inferno”, ma non riescono ad arrivare in finale.

“La solita commedia – Inferno” e la regia di “Bene ma non benissimo”

Nel 2015, la coppia si cimenta alla regia (con Martino Ferro) della pellicola “La solita commedia – Inferno”, ma il botteghino non li premia. Tra 2017 e 2018, diventa inviati fisso della trasmissione “Quelli che il calcio” mentre gli ultimi film a cui prende parte sono le commedie “I babysitter”(2016), di Giovanni Bognetti e “Si muore tutti democristiani”(2018), per la regia de Il Terzo Segreto di Satira. Il 4 aprile 2019 esce il suo secondo film da regista, “Bene ma non benissimo”, che racconta una storia di bullismo a lieto fine. La protagonista è la bravissima Francesca Giordano.

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