I 40 anni di Paolo Ruffini, il Peter Pan toscano che ha realizzato i suoi sogni tra cinema e tv
Il 26 novembre compie 40 anni ma ha realizzato già tutti i suoi sogni, almeno al cinema e in televisione. Paolo Ruffini, vero e proprio Peter Pan del nostro spettacolo, ha condotto o preso parte a circa 20 programmi tv e girato 22 pellicole, di cui 4 da regista. Per il 2019, ha già in cantiere altre due commedie che faranno la felicità dei suoi ammiratori.
VJ di MTV e l’esordio al cinema con “Ovosodo”
Ruffini è nato a Livorno e, dopo la maturità classica ed essersi perfezionato all’International College di Eastbourne in Inghilterra, inizia a lavorare come animatore nei migliori villaggi turistici italiani. S’iscrive anche alla NUCT – Nuova Università di Cinema e Televisione di Roma e riesce ad ottenere il diploma di laurea regia televisiva e pubblicitaria. Dopo alcuni spot tv, esordisce al cinema nel film “Ovosodo”(1997), di Paolo Virzì e nel 2001 fonda l’associazione cinematografica “Nido del Cuculo”, con cui organizza vari eventi, festival e musical. Nel 2002, Ruffini si ritrova catapultato nel mondo di MTV dopo aver vinto il concorso “Cercasi VJ” e, da quel momento, condurrà i programmi “Select”, “MTV On The Beach”, “Hitlist Italia” e “MTV Mobile Chart”.
“Stracult” e i cinepanettoni con Neri Parenti
Nel 2005, inizia il sodalizio col critico, autore e regista Marco Giusti, collaborando come autore al programma “Stracult”, in cui intervista anche personaggi di prima linea dello spettacolo italiano ed internazionale. Sarà anche nel cast del talk tv “Bla Bla Bla”, con Lillo & Greg ma il richiamo del cinema sembra essere più forte e, così, Ruffini è nel cast do “Natale a Miami”(2005) e “Natale a New York”(2006), di Neri Parenti. In seguito, collabora ancora con Marco Giusti ai programmi “Matinée” e “Soirée” e, nel 2007, conduce il programma “Amici miei”, su Comedy Central e “Scalo 76”, su Rai 2.
L’esordio alla regia con “Fuga di cervelli”
Sul grande schermo, lo vedremo in “Non c’è più niente da fare”(2007), diretto da Emanuele Barresi; “La seconda volta non si scorda mai”(2008), di Francesco Ranieri Martinotti; “Natale a Rio”(2008), di Neri Parenti; “Un’estate ai Caraibi”(2009), diretto da Carlo Vanzina; “Sleepless”(2009), per la regia di Maddalena De Panfilis; “La prima cosa bella”(2010), di Paolo Virzì; i blockbuster “Maschi contro femmine”(2010) e “Femmine contro maschi”(2011), di Fausto Brizzi; “C’è chi dice no”(2011), di Giambattista Avellino e “Ex – Amici come prima!”(2011), sempre di Carlo Vanzina. Nel frattempo, conduce anche i programmi “Fear Factor”(2010) e “Colorado”(2011-2013, 2015 e poi ancora dal 2017). Nel 2013, fa il suo esordio alla regia con “Fuga di cervelli”, che riesce ad incassare circa 5 milioni di euro, anche se stroncato dalla critica, e a cui seguirà “Tutto molto bello”(2014), con Frank Matano, Gianluca Fubelli, Nina Senicar, Chiara Francini, Angelo Pintus, che però non riesce ad ottenere lo stesso successo del precedente, fermandosi a 1.6 milioni di euro d’incasso.
Il flop di “Super Vacanze di Natale”
La sua carriera in tv prosegue con il programma “Vecchi bastardi”(2014) e, nello stesso anno, conduce anche la serata dei “David di Donatello”(2014). Nel 2015, è sul set del film di Volfango De Biasi “Natale col boss”, che lo vuole anche per “Natale a Londra – Dio salvi la Regina”(2016). Giovanni Bognetti lo affianca a Francesco Mandelli e Andrea Pisani ne “I babysitter”(2016) mentre nel 2017 arriva il suo terzo film da regista, l’ambizioso “Super Vacanze di Natale”, un montaggio che omaggia 35 anni di cinepanettoni, ma che si rivela un disastro al botteghino, racimolando solo 392mila euro.
Gli ultimi film e le due commedie in cantiere
Sempre nel 2017, lo vedremo nelle vesti di giudice nel talent di LA7 “Eccezionale veramente” e come conduttore del Premio Persefone, su Rete 4. Lo scorso ottobre, è stato nelle sale col film “Un nemico che ti vuole bene”, di Denis Rabaglia e col docufilm e spettacolo teatrale “Up&Down – Un film normale” ma per il 2019 ha già in cantiere altre due commedie: “Bugiardi”, diretta dal suo amico Volfango De Biasi e “Modalità aereo”, che segna il ritorno al cinema di Fausto Brizzi.