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I 5 ruoli per cui Leonardo DiCaprio avrebbe già meritato l’Oscar

L’amatissimo attore, candidato 4 volte all’Oscar e oggetto di sfottò e meme in rete per il fatto di non essere mai riuscito a fare sua la statuetta, quest’anno è nuovamente nominato nella categoria Miglior attore protagonista per “Revenant – Redivivo”. Eppure, ci sono almeno 5 ruoli per i quali DiCaprio avrebbe decisamente già meritato di stringere tra le mani l’ambito trofeo. Scoprite quali.
A cura di Ciro Brandi
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Da qualche anno, è oggetto di meme e sfottò in rete per il fatto di non aver mai vinto un Oscar, pur essendo stato candidato 4 volte. Anche quest’anno, tutti gli occhi sono puntati su di lui che, dopo aver vinto il Golden Globe e il SAG Award per il ruolo del cacciatore Hugh Glass in “Revenant – Redivivo”, di Alejandro G. Inarritu, è nuovamente candidato nella categoria Miglior attore protagonista e, al 99%, dovrebbe riuscire a portare a casa l’agognata statuetta. Leonardo DiCaprio, però, più volte durante l’arco della sua carriera, avrebbe decisamente meritato di salire su quel dannato palco e fare il suo discorso di ringraziamento, tenendo stretto il suo bel trofeo.  Qualche esempio? Beh, qui di seguito trovate 5 ruoli straordinari, per i quali l’attore avrebbe meritato la vittoria.

1. Arnie Grape in “Buon compleanno Mr. Grape”(1993)

Nel film drammatico, del 1993, diretto da Lasse Hallström, basato sull’omonimo romanzo di Peter Hedges, DiCaprio è nei panni di Arnie Grape, una ragazzo affetto da un handicap dello sviluppo. I protagonisti principali del film sono Johnny Depp (Gilbert Grape) e Juliette Lewis (Becky), ma la performance di DiCaprio, all’epoca 19enne, non passò inosservata all’Academy e fu candidato come Migliore attore non protagonista. Purtroppo, la statuetta fu vinta da Tommy Lee Jones per il ruolo ne “Il fuggitivo” ma, diciamocelo, DiCaprio la meritava ampiamente.

2. Howard Hughes in “The Aviator”(2004)

Beh, l’accoppiata Martin Scorsese/DiCaprio ci ha regalato sempre grandi capolavori. “The Aviator” è, sicuramente, uno di questi. Nel film biografico, l’attore è nei panni di Howard Hughes, leggendario regista, aviatore e produttore cinematografico statunitense, che riuscì a creare un proprio impero ad Hollywood ed a realizzare grandi e surreali progetti aeronautici. L’interpretazione dell’attore fu osannata dai critici e la pellicola fu candidata a 11 Oscar, portandone a casa 5, ma DiCaprio fu battuto in corsa da Jamie Foxx, per la sua interpretazione in un altro biopic, “Ray”.

3. Dominic “Dom” Cobb in “Inception” (2010)

Nel 2010, il visionario Christopher Nolan portava nelle sale il criptico fanta-thriller “Inception”, che riuscì a portare a casa ben 4 Oscar, tutti tecnici (Miglior fotografia, sonoro, montaggio sonoro e Migliori effetti speciali). Ma, l’Academy, stavolta, ha toppato di brutto, dato che Nolan affidò a DiCaprio uno dei ruoli più belli e completo della sua carriera. La parte di Dominic “Dom” Cobb, “l’estrattore”, un professionista che viene contattato dalle aziende per infiltrarsi nei sogni delle persone per carpirne i segreti, è qualcosa di sconvolgente e magnetico, e l’attore riesce a portarlo sullo schermo in maniera egregia e, appunto, da Oscar. Peccato che non riuscì a portare a casa neanche una nomination. Errore clamoroso.

4. Calvin J. Candie in “Django Unchained”(2012)

Il blockbsuter crudo e violento di Quentin Tarantino, con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry Washington, vede DiCaprio nei panni del crudele Calvin J. Candie, schiavista e latifondista senza scrupoli e la sua interpretazione, come al solito, è da applausi a scena aperta. Tuttavia, l’Academy lo snobba di nuovo, preferendo candidare e dare l’ambita statuetta, come Miglior attore non protagonista, al collega Christoph Waltz.

5. Jordan Belfort in “The Wolf of Wall Street”(2013)

L’ultimo smacco, in ordine di tempo, agli Oscar, per DiCaprio risale al 2013, quando l’attore fu candidato grazie al ruolo di Jordan Belfort, protagonista di “The Wolf of Wall Street”, blockbuster pluripremiato e amatissimo dal pubblico, che racconta la storia vera dell’ascesa e dell’inesorabile caduta del famoso e spregiudicato broker di New York.  La pellicola è riuscita ad incassare 392.000.694, le nomination sono state 5 ma alla fine, anche quando sembrava ormai fatta, l’attore è rimasto, nuovamente, a mani vuote, dato che a scippargli dalle mani l’Oscar, stavolta, fu Matthew McConaughey, per l’intenso ruolo di Ron Woodroof, malato di AIDS, in “Dallas Buyers Club”. Il film, globalmente, ha portato a casa 55.198.285 dollari e tre statuette, mentre “The Wolf of Wall Street”, andò a casa a mani vuote.

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