I 10 film più belli del 2015, ‘Inside Out’ è stato la vera rivelazione dell’anno
Puntuali, come ogni anno, noi di Fanpage abbiamo scelto i 10 migliori film di questo straordinario 2015 che, sotto il profilo cinematografico, ci ha regalato prodotti di estrema qualità. Sarebbe impossibile elencarli tutti e sceglierne solamente 10 è stato delirante, perché di titoli clamorosi e validi usciti nelle nostre sale, quest’anno, ce ne sono stati veramente tanti. Sarebbe impossibile non menzionare, tra questi, lo spettacolare “Inside Out”, capolavoro targato Disney/Pixar che ha portato milioni di spettatori al cinema, di qualsiasi età, emozionando e divertendo con un’idea che, inizialmente, sembrava complessa, ma che poi si è rivelata tremendamente vincente. Nella lista troviamo anche “American Sniper” di Clint Eastwood, il frenetico “Avengers: Age Of Ultron” e il favoloso (e forse sottovalutato) “Vizio di forma”, di Paul Thomas Anderson, fino al blockbuster annunciato “Star Wars – Episodio VII: Il Risveglio della Forza”, che non ha deluso le aspettative. Insomma, fateci sapere se siete d’accordo e, naturalmente, siamo curiosi di conoscere anche i vostri “preferiti”.
1. “Inside Out”
"Inside Out", il capolavoro Disney/Pixar, ha bisogno di poche parole. Le emozioni Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza hanno fatto sognare milioni di bambini e genitori in tutto il mondo. La regia di Pete Docter è perfetta, la trama rappresenta qualcosa di mai visto prima al cinema, colpendo direttamente al cuore tutti gli spettatori con dialoghi semplici, poggiando su un’impalcatura, inizialmente, ritenuta complessa per il pubblico dei più piccoli, ma poi esplosa grazie proprio alla semplicità dei simpatici personaggi protagonisti. Già favorito ai Golden Globe 2016 come Miglior film d'animazione, il film di Docter potrebbe far suo anche l'Oscar. Staremo a vedere.
2. “Mad Max: Fury Road”
Quentin Tarantino l’ha scelto come suo miglior film del 2015. E, in effetti, come potremmo dargli torto? La creatura di George Miller, con Tom Hardy e Charlize Theron, non fa assolutamente rimpiangere i film con Mel Gibson (“Interceptor”, 1979 e “Mad Max – Oltre la sfera del tuono, 1985), anzi, spinge sull’acceleratore con un film post-apocalittico che prende dritto allo stomaco. Personaggi estremi, atmosfera rarefatta e asfissiante, scene memorabili che sono già entrate nella storia del cinema. L’antieroe Max e l’Imperatrice Furiosa (una Theron che fa rabbrividire per quanto brava) rappresentano l’istinto di sopravvivenza, la ribellione, la libertà, la voglia di reagire ad un destino che non porta da nessuna parte, se non alla miseria e alla perdizione. Con “Mad Max: Fury Road”, Miller ha portato sul grande schermo il suo circo degli orrori, da cui tutti vogliono fuggire, anche se la salvezza totale sembra un’utopia.
3. “American Sniper”
Il film di Clint Eastwood è uscito nel nostro Paese il 1° gennaio 2015 e ha colpito subito nel segno. Basato sull’omonima autobiografia del cecchino Chris Kyle, “American Sniper”, in barba a tutte le critiche (alcuni lo hanno definito guerrafondaio, fascista, di parte, antimusulmano) è riuscito ad incassare ben 543 milioni di dollari e a portare a casa 1 Oscar, su sei nomination. I punti di forza sono, sicuramente, il crudo realismo, l’impressione di trovarsi al centro del film, il perfetto mix di sensazioni interiori del protagonista e terrore esteriore rappresentato dalla guerra in Iraq. Kyle, interpretato da uno sbalorditivo Bradley Cooper (candidato all’Oscar come Miglior attore protagonista) infallibile sul campo di battaglia, vive i suoi tormenti senza farsi perturbare, come una macchina, anche se il passato torna a pugnalarlo con atroci flashback. Gli orrori della guerra ci vengono sbattuti in faccia con estrema forza e il grande Eastwood lascia allo spettatore la possibilità di scegliere da quale parte schierarsi. Anche se, nel gioco guerra/vita, tutti, alla fine, perdono irrimediabilmente.
4. “Mission Impossible – Rogue Nation”
Beh, questo quinto capitolo, diretto da Christopher McQuarrie, si spinge oltre qualsiasi limite. Ogni volta che parliamo di un film del fortunato franchise, la trama diventa davvero superflua, dato che il pubblico si aspetta e vuole azione, azione e ancora azione. McQuarrie ne fornisce a palate, mettendo al centro della scena sempre lui, l’agente dell’IMF Ethan Hunt, interpretato da un Tom Cruise che deve aver scoperto la fonte dell’eterna giovinezza, dal momento che anche in "Mission: Impossible – Rogue Nation", mostra un fisico da fare invidia ad un 20enne. Stunt mozzafiato, scene indimenticabili, un personaggio femminile, Ilsa Faust (Rebecca Ferguson) che fa da straordinario comprimario e un finale al fulmicotone, ci hanno fatto uscire dal cinema con la voglia di vedere già il sesto capitolo.
5. “Vizio di forma”
Il film dell’eclettico Paul Thomas Anderson, basato sull’omonimo romanzo di Thomas Pynchon, ha incassato globalmente circa 14 milioni di dollari. Commercialmente si può dire che non ha, di certo, fatto faville al botteghino, ma il regista ha confezionato una pellicola che si potrebbe definire non una delle migliori del 2015, ma degli ultimi 5 anni almeno. Portare sul grande schermo un romanzo complesso come quello di Pynchon non era assolutamente impresa facile, ma Anderson, assoldando Joaquin Phoenix e Josh Brolin, ci coinvolge in una rocambolesca e divertente storia – divisa tra detective story e noir – piena di situazioni al limite del surreale e del grottesco, con personaggi borderline – primo fra tutti il protagonista Larry “Doc” Sportello/Joaquin Phoenix – interpretati da attori che definire bravissimi è veramente riduttivo. L’atmosfera degli anni ’70 dipinta da Anderson è, praticamente, ineccepibile e lo script è semplicemente da applausi. Non a caso, "Vizio di forma" è stato nominato a due meritatissimi Oscar: Migliore sceneggiatura non originale e Migliori costumi. Che dire, qualora non l’aveste visto, recuperatelo immediatamente.
6. “Sopravvissuto – The Martian”
“Sopravvissuto – The Martian” è stata una vera e propria boccata d’aria per il mitico Ridley Scott, e anche per i suoi innumerevoli fan. Partendo dal romanzo “L’uomo di Marte”, di Andy Weir, Scott magnetizza l’attenzione dello spettatore con la storia di sopravvivenza di Mark Watney/Matt Damon (fenomenale), abbandonato su Marte dopo una tempesta di sabbia che ha mandato all’aria la sua missione, e che si ritrova a fare un videodiario quotidiano per superare la solitudine. Difficilissimo mantenerla viva con questi pochi elementi, eppure il regista ci fa appassionare alla sua storia, ai suoi mille espedienti per trascorrere il tempo, aspettando con ansia che qualcuno vada a recuperarlo. La sceneggiatura di Drew Goddard non si perde (quasi) mai in battute retoriche e sterili e a rendere più dinamico il tutto, ci sono gli altri grandiosi attori del cast – Chiwetel Ejiofor, Jeff Daniels e l’algida Jessica Chastain – tutti perfetti nella parte e, anche se di supporto, non sono assolutamente “ombre” del protagonista.
7. “Avengers – Age of Ultron”
L’11° film dell’Universo Marvel, diretto dal visionario Joss Whedon, ha mandato in delirio i fan degli eroi. In effetti, in "Avengers: Age of Ultron", il regista mantiene alta l’attenzione dall’inizio alla fine, con una scena d’apertura memorabile e un finale epico. Al centro, le avventure dei coraggiosi Avengers, uniti contro il possente e – apparentemente – imbattibile Ultron (James Spader), e l’atteso ingresso del magnetico Visione (Paul Bettany). Whedon è magistrale nel dare lo giusto spazio a tutti, puntando su scene clou (vedi lo scontro tra Hulk e Iron Man, la “levitazione” della città e lo scontro finale) con effetti speciali, curati da quei maghi della Industrial Light & Magic, che fanno pensare che nel prossimo film non ci si potrà superare. Ma, sicuramente, ci sbagliamo.
8. “Babadook”
“Babadook” è l’horror che i veri fan del genere attendevano da anni. La regista australiana Jennifer Kent ha conquistato critica e pubblico di tutto il mondo con questo mix perfetto di horror e thriller psicologico, un viaggio onirico cupo e angosciante nelle proprie paure. La Kent si allontana da tutti gli stereotipi horror usurati e vecchi, come le impennate sonore per far saltare lo spettatore, il sangue a fiumi, le urla improvvise, i mostri improbabili e quasi demenziali, e ci porta dentro la paura, dentro la mente instabile della protagonista, tanto da farci quasi credere che tutto quello che le sta accadendo sia solo frutto della sua depressione, della sua immensa solitudine e dei fantasmi interiori che la attanagliano. Strepitoso.
9. “Noi e la Giulia”
La pluripremiata commedia di e con Edoardo Leo (uno dei registi italiani di maggior talento degli ultimi anni) offre uno spaccato di contemporaneità che diverte e fa pensare. La voglia di voler cambiare vita del terzetto di 40enni falliti e disorientati protagonisti (Argentero, Amendola, Leo e Fresi) ci riporta indietro nel tempo, è come se fosse una commedia all’italiana 3.0, contando sulla straordinaria bravura del cast, su una sceneggiatura (scritta da Marco Bonini e dello stesso Leo), ricca e mai banale, e su un concetto semplice e basilare: mai rinunciare ai propri sogni. I protagonisti di "Noi e la Giulia" combattono per realizzarli e li difendono dall’intrusione della criminalità organizzata, che non li indebolisce affatto ma anzi, li spinge a cacciare fuori le unghie ancora di più.
10. “Star Wars – Episodio VII: Il Risveglio della Forza”
E’ stato il film più atteso dell’anno e, di certo, non ha deluso le aspettative. J.J. Abrams ce l’ha fatta, producendo un blockbuster che, al 99%, entrerà ai primi posti della top ten dei film di maggiore incasso della storia del cinema. Naturalmente, il merito va anche alla magnifica squadra scelta dal regista, composta da Daniel Mindel (fotografia), Mary Jo Markey, Maryann Brandon (montaggio), Chris Corbould e Riger Guyett (effetti speciali), Rick Carter e Darren Gilfort (scenografia), Michael Kaplan (costumi), Amy Byrne (trucco) e da quel genio di John Williams (musiche). In pratica, si viene rapiti fin dal primo minuto dal turbinio vorticoso di immagini, nuove e mirabolanti tecnologie e scene d’azione, dove Abrams è abile nell'inserire i nuovi personaggi Rey (Daisy Ridley) e Finn (John Boyega), ma resta ancorato alla saga originale grazie alla presenza delle tre colonne Harrison Ford, Carrie Fisher e Mark Hamill. Un perfetto mash-up di vecchio e nuovo che non poteva non piacere ai fan e che spiana, alla grande, la strada ai nuovi capitoli.