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10 film che dimostrano l’omofobia di Hollywood

Hollywood, da molto tempo, sta cercando di “sdoganare” l’omosessualità nelle sue pellicole, ma, nella maggior parte dei casi, finisce con l’essere omofoba e macchiettistica e questi 10 film lo dimostrano appieno.
A cura di Ciro Brandi
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E’ da molto tempo che ad Hollywood si sta tentando di “sdoganare” l’omosessualità. Lo dimostra il dominio agli Emmy del film tv “The Normal Heart”, con la struggente storia d'amore tra i protagonisti Matt Bomer e Mark Ruffalo, ma anche il successo del film “Dallas Buyers Club” agli ultimi Oscar, ma, molti di voi avranno fatto caso che, la vita dei gay, delle lesbiche e dei trans non è mai rappresentata nella dimensione reale, “normale”, o almeno, ciò accade molto raramente. Spesso, tali personaggi sono rappresentati in maniera macchiettistica, tendente ad una sorta di “diffamazione” velata da elemento d’ilarità o “comico”, che non fa altro che ghettizzarli. Nel 2013 sono usciti molti film con personaggi omosessuali e, nei 10 esempi che seguono, vi renderete conto che l’omofobia di Hollywood a volte è nascosta molto bene o, quanto meno, “travestita” da qualcos’altro. Accade ne “Il grande match”, con Stallone e De Niro, che in carcere incontrano un trans, quasi come fosse il suo normale destino, oppure in “The Wolf of Wall Street”, dove il maggiordomo gay viene appeso per le caviglie al balcone, o nel film “The Avengers”. Che dire, poi, di Mr. Chow in “Una Notte da Leoni 3”? La sua omosessualità è stata ritenuta offensiva e una sorta di presa in giro del rapporto gay. Voi cosa ne pensate?

1 –  “The Big Wedding

Il personaggio di Christine Ebersole, Muffin O’Connor, madre della sposa interpretata dalla bella Amanda Seyfried, è l’incarnazione del razzismo, eppure ci prova con Diane Keaton, madre dello sposo, offrendo uno spunto ilare ma amaro.

2 –  “Il grande match

Nel film diretto da Peter Segal, con Sylvester Stallone e Robert De Niro, i due incontrano un trans mentre sono in cella, come se si volesse etichettare – o comunque legare – il fatto di essere trans ad una condotta imprescindibilmente scorretta.

3 –  “Un weekend da bamboccioni 2

Il sexy istruttore di yoga scopre di essere gay vista la noia dei personaggi femminili del film, quindi come una sorta di ripiego.

4 –  “The Wolf of Wall Street

Nel pluripremiato film di Martin Scorsese, Jordan Belfort (Leonardo DiCaprio) becca il suo maggiordomo nel bel mezzo di un’orgia gay. L’uomo dopo viene appeso al balcone per le caviglie.

5 –  “Broken City

Kyle Chandler è Paul Andrews, manager della campagna elettorale del sindaco Hostetler (Rusell Crowe) e nel film è il martire della situazione, gay  e l’unico personaggio alquanto “onesto”, in un pellicola di disonesti.

6 –  “Una Notte da Leoni 3

Un unico nome: Mr. Chow (Ken Jeong), sintesi di tutto quello che “non” dovrebbe rappresentare una persona omosessuale: macchietta di se stesso, a sua volta omofobo nelle esternazioni, folle e decisamente sopra le righe.

7 – “Pain & Gain – Muscoli e denaro

Nel film di Michael Bay, un vecchio prete gay colpisce Dwayne “The Rock” Johnson, ma poi viene preso a pugni dal gigantesco attore.

8 – “Kick-Ass 2

Robert Emms/L’Uomo Insetto è stato vittima di bullismo per tutta la vita per la sua omosessualità e quindi lotta per gli indifesi. In una battuta infelice, l’attore dice di non avere bisogno d’indossare una maschera per rendere il mondo il luogo migliore, ma anche perché sarebbe come stare sempre chiusi in un armadio (alludendo agli episodi di bullismo).

9 – “Come ti spaccio la famiglia

Mentre il poliziotto gay interpretato da Luis Guzman è perfettamente a suo agio e consapevole delle sue scelte, la sua rivelazione manda nel panico i personaggi principali della pellicola. C’è anche una coppia di scambisti bisessuali.

10 – “The Avengers

Joss Whedon chiamò per un cameo il giornalista tv statunitense Thomas Roberts, dichiaratosi gay nel 2006 e che, un anno prima, aveva testimoniato contro un prete reo di aver abusato di lui al college. Roberts compare nella scena finale, dopo i titoli di cosa, nel ruolo di se stesso, per avvisare il mondo di un’imminente invasione aliena.

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