I giudici degli Oscar inglesi sotto accusa: “Sono corrotti, privilegiano film famosi”
Bufera sui BAFTA (British Academy of Film and Television Arts), l’organizzazione britannica che premia ogni anno le opere cinematografiche, televisive ed interattive. A poche settimana dalla consegna dei premi – che si terrà il 16 febbraio al Royal Opera House di Londra e alla quale concorrerà anche "La grande bellezza" di Sorrentino – un informatore interno ha rilasciato delle dichiarazioni molto forti al Daily Mail UK, riguardo il sistema di votazione dell’evento. Secondo questa fonte, i 6500 membri chiamati ad esprimere il loro parere sulle opere cinematografiche migliori dell’anno, si basano su elementi del tutto sbagliati: coercizione delle grandi major, tendenza e una buona dose di fortuna.
La fonte, inoltre, afferma che forse dei 100 film usciti negli ultimi 12 mesi, quelli che hanno una reale possibilità di vincere un BAFTA sono solo quelli distribuiti negli ultimi due mesi dell’anno. Per questo motivo, intorno al mese di novembre, i giudici iniziano ad essere invitati alle proiezioni, a sessioni di Domande&Risposte con il cast e la troupe, e a vari eventi a tema. Anche se sono finiti i tempi delle grandi cene con tutte le spese pagate, questi eventi sono comunque costosi e sono prerogativa di grandi major che invitano i giudici a votare per i loro film. L’interrogativo principale, quindi, che la fonte si pone è il seguente:
In questo scenario, come potrebbero i film indipendenti pensare di competere contro i grandi titani del cinema e le loro manovre di marketing?
Oltre a quanto già detto, sempre verso la fine dell’anno, i giudici iniziano a ricevere dei DVD con i film. Questo significa che, le persone che dovranno votare per i futuri contendenti, possono vedere le pellicole tranquillamente da casa propria. C’è un altro problema, dunque, che l’informatore tiene a precisare:
Ogni membro dovrebbe vedere mediamente 50/60 film in meno di un mese, con le festività natalizie in mezzo e la scadenza del 3 gennaio per effettuare la loro votazione per le cinque nomination di ogni categoria. Ovviamente, non è possibile vederli tutti, così i film che avanzano sono quelli di cui già abbiamo sentito ampiamente parlare e che hanno già vinto premi in altri Festival e kermesse in giro per il mondo.
Il chiaro riferimento è ad eventi come il National Board of Review e alle nomination dei Golden Globe, rese note prima dei BAFTA e che, quindi, condizionerebbero ancora di più il voto dei giudici. Per questo motivo, non è una sorpresa trovare nelle nomination film strapubblicizzati come “12 anni schiavo” e i suoi protagonisti; “Gravity”; “American Hustle”; Bruce Dern, protagonista di “Nebraska”; Judi Dench e “Philomena”; “Rush” di Ron Howard; Cate Blanchett e “Blue Jasmine” di Woody Allen; “The Wolf of Wall Street” di Martin Scorsese. Tutti grandi nomi che fanno dei BAFTA un evento più interessante, di tendenza e di richiamo. E dire che proprio i BAFTA sono visti come i fratelli minori degli Oscar, quindi l’attenzione dei giudici dovrebbe essere maggiore e non così superficiale.
Il prezioso informatore conclude il suo mirabolante e dettagliatissimo discorso in maniera esilarante e serafica:
Io ho votato per “12 anni schiavo” e sono sicuro che vincerà sia il BAFTA che l’Oscar. E’ sicuramente il miglior film dell’anno. O almeno così mi hanno detto.
Vi aspettavate già tutto o siete rimasti di sasso?