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I 10 film flop più clamorosi del 2013

Ecco la lista nera in cui nessun regista o attore vorrebbe trovarsi. “The Lone Ranger”, “Machete Kills”, “Oldboy” e altri film che hanno deluso le aspettative sono tutti qui.
A cura di Ciro Brandi
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Dopo i 10 migliori film del 2013, ecco arrivare la classifica in cui nessun regista o attore vorrebbe trovarsi. Tra i 10 clamorosi flop di quest’anno, troviamo nomi altisonanti, film che hanno deluso le aspettative dei critici, degli spettatori, ma soprattutto delle case di produzione, che hanno buttato milioni di dollari al vento. “The Lone Ranger”, “Oldboy”, “Beautiful Creatures”, "Il quingo potere", sono solo alcuni dei nomi che leggerete nel “listone nero”, nel quale troverete anche i dati relativi al budget iniziale stimato, l’incasso nelle sale USA e quello mondiale, forniti dal sito Yahoo. Alcune cifre vi lasceranno assolutamente senza fiato.

The Lone Ranger”, di Gore Verbinski.

Ebbene si, purtroppo il film Disney torna a far parlare di sé in negativo. A nulla è valsa la presenza di Johnny Depp nei panni di Tonto, la pellicola è stata un flop globale. Il budget iniziale stimato è stato addirittura di 290 milioni di dollari, l’incasso in USA di 89,5 milioni e quello mondiale di 260 milioni.

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R.I.P.D. – Poliziotti dall’Aldilà”, di Robert Schwentke

La coppia formata da Jeff Bridges e Ryan Reynolds prometteva davvero bene. Il film è tratto dall’omonimo fumetto di Peter M. Lenkov, un best-seller del genere, ma qualcosa nella trasposizione cinematografica non ha funzionato e non ha convinto i fan, che forse si aspettavano più attinenza con il fumetto e meno effetti speciali. Fatto sta che, a fronte di un budget iniziale stimato sui 175 milioni di dollari, il film ha incassato in USA solo 33,6 milioni mentre nel resto del mondo ne ha racimolati 79.

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Il quinto potere”, di Bill Condon

Il film, incentrato sul rapporto tra Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, e del portavoce Daniel Domscheit-Berg, interpretati rispettivamente da Benedict Cumberbatch e Daniel Brühl, è stato uno dei più attesi dell’anno. Poi, sono arrivate le prime recensioni negative, e da lì è iniziata la discesa agli inferi. Il budget iniziale è stato abbastanza contenuto – 45 milioni di dollari – ma gli incassi in USA sono stati pari a 3,3 milioni e quelli mondiali appena 8,6.

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Machete Kills”, di Robert Rodriguez

il terzo film ispirato al fake trailer di “Grindhouse – A prova di morte” – dopo “Machete” e “Hobo with a Shotgun” – ha avuto una lunga gestazione e una campagna pubblicitaria infinita con Lady Gaga e Sofia Vergara in abiti succinti e con tette-mitragliatrici. Ma il boxoffice non l’ha premiato. Il budget iniziale è stato di 33 milioni di dollari, l’incasso in USA di 8 milioni e quello mondiale di 14,2. Un tonfo colossale.

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Jimmy Bobo – Bullet to the head”, di Walter Hill

Il thriller, trasposizione cinematografica del fumetto “Du plomb dans la tête”, scritto da Alexis Nolent, doveva rilanciare l’immagine nerboruta ed eroica di Sylvester Stallone che, alla veneranda età di 67 anni, mostra un fisico da far invida ad un 20enne. Eppure, a fronte di un budget iniziale di 77 milioni, la pellicola ne ha incassati 9,4 in USA e appena 13,7 in tutto il mondo.

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Ender’s Game”, di Gavin Hood

Il film di Hood, trasposizione cinematografica del romanzo “Il gioco di Ender” di Orson Scott Card, scritto nel 1985, che ha dato origine a un celebre ciclo fantascientifico, ha avuto un’ottima campagna pubblicitaria in alcune delle più importanti trasmissioni USA. Harrison Ford ci teneva davvero molto, ma a quanto pare, neanche i fenomenali effetti speciali sono riusciti a portare in sala gli spettatori. Il budget iniziale era di 145 milioni di dollari mentre l’incasso USA di 60,6 e quello mondiale di 86,4.

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Il Cacciatore di Giganti”, di Bryan Singer

Una delusione cocente per Bryan Singer, abituato ai grandi incassi della saga di “X-Men”. La pellicola, ispirata alla famosa favola “Jack e il fagiolo magico”, dopo un esordio sfavillante al boxoffice USA, è precipitato in caduta libera. L’impressionante budget iniziale stimato era di ben 240 milioni di dollari. In USA è riuscito a racimolare 65,2 milioni e nel resto del mondo 197,9.

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Shadowhunters: Città di ossa”, di Harald Zwart

Il film è tratto dall'omonimo romanzo fantasy, il primo della saga “Shadowhunters”, in lingua originale nota con il titolo “The Mortal Instruments”, ideata da Cassandra Clare e ambientata a New York. L’intento era quello di far appassionare milioni di giovani com’è successo alla saga di “Twilight”, ma il successone sperato non si è verificato. Il budget iniziale di 90 milioni di dollari non è stato coperto, dal momento che in USA la pellicola ha portato a casa 31,1 milioni e in tutto il mondo solo 82 milioni.

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Oldboy”, di Spike Lee

Un vero peccato. Il remake di Spike Lee, con Josh Brolin e Samuel L. Jackson non ha colpito nel segno e i critici non hanno perso tempo nel farlo a pezzettini. Probabilmente, il film appartiene a quella schiera di “intoccabili” che non andavano assolutamente “rifatti”. 37 i milioni stanziati come budget iniziale, ma il tonfo è stato davvero scottante: 2,2 i milioni racimolati in USA e 4,8 in tutto il mondo. A noi, comunque, non è dispiaciuto. De gustibus.

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Beautiful Creatures – La sedicesima luna”, di Richard LaGraveness

Doveva essere il vero erede di “Twilight”, con un lungo franchise da snocciolare nelle sale nei prossimi anni, e invece la pellicola di LaGraveness è riuscito a malapena a pareggiare il budget iniziale. La somma stanziata all’inizio è stata di 60 milioni di dollari, l’incasso in USA di appena 19 milioni e quello mondiale pari a quasi 61. Cosa succederà, adesso, agli altri capitoli in cantiere?

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